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Primi problemi per Ita: i voli non possono atterrare quando c’è nebbia

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Voli di Ita non possono atterrare per nebbia: iniziano i primi problema per la compagnia aerea subentrata ad Alitalia. Venerdì 22 ottobre otto voli in arrivo a Linate sono stati dirottati su Malpensa e Genova.

Primi problemi per Ita: i voli non possono atterrare quando c’è nebbia

Primi problemi in cielo per la compagnia aera Ita Airways, subentrata il 15 ottobre 2021 ad Alitalia. Gli aerei dell’azienda Ita non possono atterrare in caso di nebbia.

Nonostante aerei e piloti siano autorizzati, la società Ita può volare solo con condizioni di visibilità soddisfacente. È quanto prevedono le norme per le nuove compagnie aeree dettate dall’Icao, l’ente Onu per l’aviazione civile; regole poi recepite dall’Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea e infine dall’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile.

La società Ita può effettuare solo operazioni di “Categoria I” che prevedono l’avvicinamento strumentale di precisione e l’atterraggio con una visibilità generale “non inferiore a 800 metri o portata visiva della pista non inferiore a 550 metri”.

Ita, voli dirottati da Linate su Malpensa e Genova

Dunque i voli di Ita Airways non possono atterrare a Linate e Malpensa con la nebbia. Un problema da risolvere in fretta per la società visto l’arrivo dell’autunno e l’avvicinarsi dell’inverno quando le temperature porteranno sempre di più nebbie.

Nella mattinata di venerdì 22 ottobre, otto voli di Ita diretti a Linate sono stati dirottati su altri aeroporti: sette su Malpensa(non c’era la nebbia), uno su Genova. A terra, tuttavia, non c’era nessuna forte criticità, anzi: i vettori di altre linee hanno continuato ad atterrare senza nessun problema ma, secondo le carte, la nebbia (debole) avrebbe ridotto la portata visiva al di sotto dei 550 metri e Ita non era autorizzata ad atterrare in tali condizioni.

Probabilmente nei prossimi giorni l’Enac potrebbe accelerare il percorso per far ottenere a Ita le autorizzazioni necessarie. La norma prevede un periodo di rodaggio, generalmente di sei mesi, nel quale un nuovo vettore può muoversi soltanto in condizioni di visibilità soddisfacente.

Tuttavia, il via libera potrebbe arrivare già in settimana, considerando che comandanti e primi ufficiali, così come gli aerei (tutti ereditati da Alitalia per questa prima fase delle operazioni) hanno da tempo le certificazioni richieste per muoversi in sicurezza anche in condizioni di bassa visibilità.