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Prigozhin è morto, il leader della Wagner ucciso nello schianto del suo jet

Prigozhin morto

È morto il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ucciso nello schianto del suo jet. La Russia conferma il decesso del famigerato comandante, le accuse a Mosca: “Aereo abbattuto, Putin non perdona nessuno”.

Morto il leader della Wagner Prigozhin, ucciso nello schianto del suo jet

A due mesi dal suo tentativo di golpe militare, il leader del gruppo mercenario Wagner Yevgeny Prigozhin è morto nello schianto del suo jet privato, un Embrear Legacy 600. L’aereo è stato abbattuto nella regione di Tver, in Russia, tra Mosca e San Pietroburgo. Insieme all’oligarca c’erano i suoi vice, Dmitry UtkinValery Chekalov, e diversi altri ufficiali della Wagner, per un totale di dieci persone, tutte morte nello schianto. L’Agenzia Federale per il trasporto aereo, la Rosaviatsia, ha confermato i decessi e ha avviato un’indagine sul presunto incidente.

In molti trovano sospetta la morte apparentemente accidentale di Prigozhin. Il gruppo Telegram Grey Zone, molto vicino alla Wagner, sostiene infatti che l’aereo sia stato “abbattuto dalla contraerea russa”. Una tesi sostenuta anche dall’ISW, l’Institute for the Study of War, think tank di analisi militare con sede a Washington. Grey Zone ha annunciato così il decesso del comandante: Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!”. 

Le reazioni internazionali, Kiev: “Putin non perdona nessuno”

Anche i leader internazionali hanno espresso i loro dubbi circa quanto accaduto al leader della Wagner. Un alto funzionario della Casa Bianca ha affermato che la morte di Prigozhin “non è una sorpresa per nessuno”. Il Presidente americano Joe Biden ha poi commentato di persona l’accaduto: Non sono sorpreso. Non c’è molto di quello che accade in Russia in cui Putin non sia dietro. Ma non so molto al riguardo”. Gelida anche la reazione del governo ucraino, con il commento via Twitter del consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak“È meglio aspettare che la nebbia di guerra sparisca. Ma nel frattempo, è ovvio che Putin non perdona nessuno con il suo terrore bestiale. Esattamente quello che lo ha annullato nel giugno 2023″. Ancora nessun commento sulla morte dell’oligarca da parte del Cremlino.