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Mascherine al chiuso, fine obbligo: cosa cambia dal 1° maggio?

Mascherine al chiuso cosa cambia

Mascherine al chiuso, fine obbligo dal 1° maggiocosa cambia? Per chi restano obbligatorie? Il Governo, visto l’aumento dei contagi, affronta con cautela la revoca delle restrizioni. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa“Passiamo da obbligo a raccomandazione, riflettiamo su trasporti e luoghi affollati”.

Fine dell’obbligo per le mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1° maggio?

Oltre al Green Pass, i cittadini italiani potrebbero salutare un’altra restrizione a partire dal 1° maggio. L’obbligo di indossare le mascherine FFP2 al chiuso, infatti, potrebbe essere revocato. Secondo l’ultimo decreto Covid, infatti, l’obbligo dovrebbe decadere per l’accesso a supermercati, centri commerciali, negozi ed altri locali pubblici al chiuso. Le scuole resterebbero l’unica eccezione, dove studenti e docenti continueranno ad indossare le FFP2 fino a fine anno.

Andrea Costa a RaiNews: “Si passa a una raccomandazione, riflettiamo su obbligo per trasporti e luoghi affollati”

L’aumento dei contagi, tuttavia, ha spinto il Governo a rivalutare quest’ultima abolizione. “In settimana sicuramente ci si incontrerà e verrà presa una decisione” -ha affermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervistato da RaiNews– Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione, perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora”. Il sottosegretario ha ribadito che ci sono i presupposti per superare l’uso delle mascherine come misura obbligatoria, ma ha rimarcato la possibilità di mantenere attivo l’obbligo in alcuni contesti: Una riflessione che invece si può fare è mantenere ancora l’uso della mascherina per i mezzi di trasporto o per i luoghi affollati. Questa è la posizione che sostengo io e mi auguro che si possa arrivare a questa sintesi. Il decreto così come è scritto toglie l’obbligo per tutti, si tratta ora di fare delle valutazioni nei prossimi giorni “.

Anche il Ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, predica cautela: “Ne stiamo parlando con il ministro Speranza e gli altri ministri. Quello che io noto è che c’è, giustamente visto che il virus circola ancora, un’attenzione degli individui che tendono ad auto-proteggersi, soprattutto nei luoghi chiusi. In altre parti del mondo dove le mascherine erano utilizzate anche prima della pandemia, è un elemento di salute pubblica. Adesso vedremo cosa decideremo ma non c’è dubbio che purtroppo dobbiamo ancora tenere alcuni elementi di sicurezza perché il virus continua a circolare.