Home Facts Madonna di Trevignano, polemica sulle lacrime: per gli inquirenti si tratta di sangue di maiale

Madonna di Trevignano, polemica sulle lacrime: per gli inquirenti si tratta di sangue di maiale

Madonna di Trevignano

Madonna di Trevignano: ecco le ultime notizie sul caso delle lacrime della statua che si trova custodita presso la presunta veggente nota come Gisella Cardia. Sono partite non solo polemiche ma anche delle indagini per fare chiarezza sulla vicenda.

Madonna di Trevignano, polemica sulle lacrime

Non si placano le polemiche sulla Madonna di Trevignano. Al centro della vicenda più che le lacrime della statua è finita la presunta veggente Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia. La statua, infatti, è custodita la veggente, intorno alla quale è partita anche un’indagine.

Sulla vicenda si è espresso monsignor Salvi nelle dichiarazioni rilasciate all’Adnkronos e ha detto: “Il mio sostegno è sempre stato per il rosario non per le apparizioni, sulle quali nessuno mai si è pronunciato”. Sul fenomeno l’amministrazione comunale non si sbilancia: “La chiesa prenda in mano la situazione per fare chiarezza, Trevignano Romano non cerca alcuna notorietà, ha già i suoi turisti  – ha commentato la sindaca Claudia Maciucchi, precisando però che – il terreno dove avvengono le presunte apparizioni e dove si riuniscono migliaia di persone è ad alto vincolo, poiché inserito nell’Ente Parco di Bracciano e Martignano, un luogo definito ‘Zona A di parco’ a tutela integrale e agricola, con il divieto assoluto di edificabilità e addirittura di calpestio per mezzi non legati all’agricoltura”.

 

Per gli inquirenti si tratta di sangue di maiale

L’inviato di “Mattino Cinque News” Paolo Capresi ha dato aggiornamenti sulle analisi ematiche condotte dagli inquirenti che per “consistenza, colore e densità” sarebbero compatibili col sangue di maiale.

“Il vescovo sapeva e doveva rispondere alle domande, noi dobbiamo essere la Chiesa della verità non possiamo vivere di sole incertezze“, ha commentato a caldo Don Patrizio Coppola. “Perché dal punto di vista amministrativo non è stato fermato questo abuso sul campo?” si domanda invece la giornalista Safiria Leccese. “La Chiesa dovrebbe fermare Gisella. Se confermata, questa truffa ha fatto leva sul bisogno di spiritualità delle persone e quindi si configurerà come un grave plagio”.

 

 

LEGGI ANCHE: Chieti, studente universitario si toglie la vita: le sue motivazioni su un block notes