Home Facts L’Aquila, terremoto del 6 aprile 2009: il ricordo dopo 14 anni con i cantieri ancora presenti. La visita della Meloni e le parole di Mattarella

L’Aquila, terremoto del 6 aprile 2009: il ricordo dopo 14 anni con i cantieri ancora presenti. La visita della Meloni e le parole di Mattarella

Aquila, terremoto

L’Aquila, terremoto è ancora vivo nei pensieri e tra le strade della città dopo 14 anni. La ricostruzione non è mai stata completata e la passerella di Giorgia Meloni non ha dato speranza nonostante le solite promesse della politica.

Aquila, terremoto del 6 aprile 2009: il ricordo dopo 14 anni e i cantieri ancora presenti

La città de L’Aquila il 6 aprile del 2009 fu colpita da un terribile terremoto che provocò 309 morti, 1.600 feriti e 80.000 sfollati. La città si è ritrovata dopo 14 anni ha ricordare e pregare con una fiaccolata per tutti quelli che hanno perso la vita in quella notte.

Non c’è solo silenzio ma anche agitazione per i cantieri ancora presenti e una ricostruzione che non è mai stata completata come denuncia Roberta Gargano, tra i soci fondatori dell’associazione Città di Persone che raggruppa residenti e commercianti del centro storico. “Tentennano l’illuminazione pubblica, il ritiro della spazzatura, gli allacci ai servizi. Mancano i parcheggi. Molti residenti non riescono ancora a rientrare per queste problematiche, sono infatti tante le case in affitto e in vendita”, racconta Gargano puntando poi l’attenzione sulla mancata ricostruzione sociale, sull’aumento di psicofarmaci, droghe e microcriminalità. “Servono percorsi di partecipazione che ricostruiscano la città”, afferma.

La visita della Meloni e le parole di Mattarella

“L’Aquila ha avuto la forza di rialzarsi”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’arrivo in città. “C’è un tema di semplificazione, la ricostruzione pubblica avrà gli stessi iter semplificativi che avrà ad esempio il Pnrr, quindi c’è ancora un lavoro da fare e siamo impegnati in quello”, ha poi annunciato Meloni.

All’arrivo a L’Aquila, la premier Giorgia Meloni ha detto: “La città la trovo molto orgogliosa, resiliente una città che offre l’esempio prima di lamentarsi, poi c’è anche da lamentarsi e spesso della politica. Questa è una città da cui c’è molto da imparare”, ha aggiunto la presidente del Consiglio in visita per l’anniversario del terremoto. “Era doveroso esserci, è una terra a cui sono molto legata, anche politicamente perché sono una parlamentare di questo collegio. Negli anni abbiamo fatto un grande lavoro con il sindaco e il presidente della Regione per garantire quello che mancava e si poteva fare in più per la ricostruzione di questo territorio”, ha aggiunto.

A ricordare quel terribile giorno ed onorare le vittime è arrivato l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni a L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno. L’immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro”.

“Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno. L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città. Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto – continua il Capo dello Stato – deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso”.

Quindi, il richiamo da parte del Presidente della Repubblica alla prevenzione: “Parti significative del territorio nazionale sono purtroppo vulnerabili agli eventi sismici, come confermato dai terremoti che hanno fatto seguito a quello de L’Aquila. Occorre impegno nella prevenzione, rigore nella ricostruzione e nel risanamento degli edifici. È un dovere che non ricade su pochi ma chiama alla collaborazione le forze economiche e sociali accanto alle istituzioni, nazionali e territoriali”.

 

 

LEGGI ANCHE: Emanuela Orlandi, il fratello Pietro convocato in Vaticano: altre prove in suo possesso contro la Chiesa