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Julia Ituma, le parole commoventi delle compagne di squadra: aperta l’inchiesta sulla morte della pallavolista

Julia Ituma

Julia Ituma rimane ancora un caso aperto e misterioso. Sono state aperte due inchieste sulla sua morte: una italiana e un’altra turca. Intanto, arrivano messaggi commoventi delle sue compagna di squadra.

Julia Ituma, le parole commoventi delle compagne di squadra

Tiene ancora banco la morte improvvisa e misteriosa della giovane pallavolista Julia Ituma. Negli ultimi giorni è stata avanzata l’ipotesi di suicidio. Intanto, arrivano messaggi commoventi delle sue compagne di squadra.

“Ciao Titu, mi ritrovo a riflettere per provare a trovare un perché a ciò che è accaduto ma purtroppo so che le mie domande non otterranno risposta”. Inizia così il post di Sara Bonifacio.  “Il dolore che provo mi svuota ma allo stesso tempo mi pare poco se paragonato a ciò che ti affliggeva dentro– scrive ancora su Facebook – Sento mille voci intorno a me dire : ‘Non è colpa di nessuno’, ma non credo sia cosi…penso sia un po’ colpa di tutto e di tutti…Viviamo in un mondo fatto di persone che si convincono a dover essere forti, un mondo dove le debolezze non sono accettate, MAI, ed essere fragili è quasi una vergogna. Un mondo che ti spinge a rialzarti ancor prima di cadere, in cui chiunque ti invita a chiedere aiuto, ma poi nessuno ha realmente orecchie per ascoltare… “.

“A chi lo stiamo dimostrando? Chi decide chi è forte e chi no? Perché è così importante? Non lo è. Non è importante. TU eri e sei importante, mi dispiace immensamente non avertelo ricordato”, scrive ancora Sara. “C’è bisogno di tempo per accettare ciò che è successo, quel tempo così prezioso di cui tu mi hai ricordato il valore. E voglio sedermi a riflettere su di te, su di me, su cosa valga realmente e vorrei che lo facessero tutti, un esame di coscienza reale per capire se come agiamo nei confronti degli altri ogni giorno sia degno della vita che ci è stata data. Spero solo che tu ora sia libera di trovare la pace e spero che noi tutti impareremo a fare più attenzione alle persone che incontriamo sul nostro cammino. Mi mancherai Tituz e mi devi una serata”, conclude la pallavolista.

Un altro messaggio forte arriva da Virginia Adriano: “Mi manchi. Vorrei averti stretto più forte l’ultima volta che ti ho abbracciata. Vorrei poterla ricordare quando chiudo gli occhi e ti penso, l’ultima volta che ti ho stretta tra le mie braccia. La vorrei ricordare nitida come ricordo i tuoi occhi e il colore della tua pelle. Come ricordo il tuo profumo. Mi piaceva tanto sentire il tuo profumo quando mi abbracciavi. Perché anche se non era una cosa tua. Anche tu mi abbracciavi. Non so se ti piacesse, se tu abbia mai voluto farlo. Ora non lo so. Non lo so più se ti conosco. Forse non l’ho mai fatto abbastanza. Non ti ho mai conosciuta abbastanza. Non ti ho mai ascoltata abbastanza. Non ti ho mai capita abbastanza”.

 

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Aperta l’inchiesta sulla morte della pallavolista

La Procura della Repubblica di Roma ha deciso di aprire una inchiesta sulla vicenda. Il cellulare intanto è tornato nelle mani della famiglia di Julia. “Io l’ho visto, ma era completamente vuoto”, ha spiegato a Repubblica la madre Elizabeth. “L’ho acceso, ma dentro non c’era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp”.

Anche il  procuratore dell’AnatoliaIsmail Uygur tiene ancora aperta l’inchiesta finché non ci saranno chiarimenti dall’autopsia che potrebbero dire molto sulla dinamica della morte della giovane pallavolista italiana.