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Johannes Brahms, Google gli dedica un doodle per il suo 190esimo anniversario

Johannes Brahms Google doodle

Johannes Brahms protagonista di un Doodle di Google, il motore di ricerca celebra il suo 190esimo anniversario. Celebre compositore dell’Ottocento, è considerato uno dei più grandi musicisti della sua epoca.

Chi era Johannes Brahms, compositore protagonista del Google Doodle di oggi

Nato ad Amburgo, in Germania, il 7 maggio 1833, Johannes Brahms è un celebre compositore ottocentesco, protagonista del Google Doodle di oggi in occasione del suo 190esimo “compleanno”. Figlio di una sarta e di un popolare musicista specializzato in corno, flauto, violino e contrabbasso, si avvicina alla musica in giovane età, guidato proprio dal padre. Dimostra un grande talento per il pianoforte fin dall’età di sette anni. È ancora un bambino quando prende parte al suo primo concerto, a dieci anni, mentre a tredici comincia a contribuire alle finanze familiari suonando in alcuni locali e dando lezioni di piano.

Fondamentale per la sua carriera fu l’amicizia con il violinista ungherese Joseph Joachim, con il quale da inizio ad una proficua collaborazione. Joachim lo introduce sia al collega pianista Franz Liszt, che al compositore Robert Alexander Schumann. Quest’ultimo riconosce in Brahms un genio e lo indica come “musicista del futuro” nella sua nota rivista musicale Neue Zeitschrift für Musik. Anche grazie a questi riconoscimenti Brahms si afferma come concertista e direttore d’orchestra, spesso accompagnato dallo stesso Joachim. Una recensione di quegli anni descrive così lo stile musicale del pianista tedesco: “Molti artisti possiedono una tecnica più brillante, ma sono pochi quelli che sanno tradurre le intenzioni del compositore in maniera altrettanto convincente, o seguire il volo del genio beethoveniano e rivelarne tutto lo splendore, come fa Brahms”.

Le principali composizioni e la morte

Tra le composizioni più famose di Johannes Brahms si ricorda senz’altro Ein deutsches Requiem, in italiano Un Requiem tedesco, opera sacra del 1868 che portò molta fama all’artista tedesco ed è oggi considerata uno dei brani più importanti del XIX secolo. Si ricordano, inoltre le sue quattro sinfonie, in particolare la Prima in do minore, definita da Hans Von Bulow “la decima di Beethoven”. Muore il 3 aprile 1897 stroncato da un tumore maligno, stesso male che aveva ucciso suo padre. Oggi è sepolto al cimitero centrale di Vienna, nel Quartiere dei Musicisti.