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Francia, elezioni: Macron perde la maggioranza e Le Pen vince. Cosa succede ora?

Francia, elezioni

Francia, elezioni: Macron esce con le ossa rotta da questa tornata con Le Pen che fa diversi ed importanti passi avanti in Parlamento. La situazione è in bilico e sarà necessario trovare equilibri per poter proseguire.

Francia, elezioni: Macron perde la maggioranza

Emmanuel Macron esce con le ossa rotta d quest’elezioni: con la sua coalizione Ensemble! è lontanissimo dalla maggioranza assoluta necessaria per governare. “Siamo riusciti ad eleggere un gruppo molto forte di deputati all’Assemblea, che d’ora in poi sarà ancora più nazionale. Sarà di gran lunga il più numeroso della storia della nostra famiglia politica”, ha detto a caldo Marine Le Pen. Questo risultato permette di “preservare il Paese dal regno del partito unico”, ha affermato. “Faremo un’opposizione ferma, senza connivenze, ma responsabile”, perché “il nostro solo interesse è quello della Francia”, ha aggiunto Le Pen.

Le Pen vince: cosa succede ora?

A questo giro, ha vinto senza dubbi Marine Le Pen, che ha decuplicato il numero dei deputati all’Assemblée Nationale. Cambia così la situazione in Parlmento dove Macron rimane con soli 289 seggi. Nel primo mandato aveva 341 deputati, oggi fra 210 e 230, secondo le ultime proiezioni. Insegue la Nupes di Jean-Luc Mélenchon, con 170-190 seggi. Decuplica Marine Le Pen, con il Rassemblement National che sale a 80-95 seggi, rispetto agli 8 attuali. Scende, invece, il partito dei Républicains, la destra tradizionale, a 58-65 seggi.

La situazione è complicata per la  maggioranza presidenziale che avrebbe bisogno di almeno una cinquantina di deputati delle opposizioni per poter governare con una certa tranquillità. Per la prima ministra, Elisabeth Borne «questa situazione costituisce un rischio per il nostro paese». Saranno necessari accordi politici per proseguire: «Si verrà a patti con tutti coloro che vogliono fa avanzare il Paese», ha dichiarato la portavoce del governo, Olivia Grégoire, che ha espresso la sua «inquietudine per forze estremiste così forti», presto seguita dalla prima ministra Borne: «Le multiple sensibilità dovranno essere associate e i buoni compromessi costruiti per agire al servizio della Francia. I francesi ci invitano a unirci per il nostro paese». «È una situazione inedita, che ci imporrà di andare al di là delle nostre certezze e delle nostre divisioni», ha riconosciuto il suo predecessore Gabriel Attal. «Costruiremo presto una maggioranza che sarà assoluta nell’Assemblée», ha detto ancora il ministro per i rapporti con il Parlamento Olivier Véran.