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Firenze, drappo nero sul David: un uomo gli dà fuoco e poi viene arrestato

Firenze, drappo nero sul David

Firenze, drappo nero sul David ha preso fuoco a causa di un uomo che non è nuovo a questi tipi di gesti vandalici nei confronti delle opere d’arti. Più esibizionista che dissidente.

Firenze, drappo nero sul David per la guerra in Ucraina

Qualche giorno fa, la statua del David in piazza della Signoria a Firenze è stata coperta con un drappo nero in segno di lutto per la guerra in Ucraina. Il sindaco di Firenze insieme con alcuni rappresentanti della comunità ucraina ha esposto la bandiera gialla e blu e alcuni nastri degli stessi colori.

“Vogliamo ricordare Michelangelo nel giorno della sua nascita, il 6 marzo – aveva detto il sindaco Nardella -, con questo gesto che è un gesto di lutto e di dolore. E’ un gesto di lutto molto forte per ricordare le migliaia e migliaia di vittime che in questi dieci giorni già si sono contate. Vittime civili a Kiev e in tutte le altre città ucraine ma anche militari. Vogliamo ricordare anche i militari russi, i giovani soldati russi mandati da Putin e dal suo governo a morire per una guerra folle, ingiusta e incomprensibile quindi per Firenze questo è un giorno di lutto e di dolore per tutti i morti”.

Un uomo gli dà fuoco e poi viene arrestato

Poi succede sempre quello che ‘ti aspetti’: un uomo ha dato fuoco al telo nero che copriva la copia del David di Michelangelo in piazza Signoria, messo dal sindaco Dario Nardella in segno di solidarietà all’Ucraina.

Il responsabile del gesto è Vaclav Pisvejcv, il cittadino ceco già noto per avere dei precedenti come imbrattatore e anche per aver colpito alla testa con un quadro Marina Abramovic nel 2018. L’uomo è stato arrestato per incendio doloso.

Appena tre giorni fa Vaclav Pisvejc era stato denunciato per aver verniciato con i colori della bandiera ucraina il leone rampante di Francesco Vezzoli che si trova sempre in piazza della Signoria a Firenze. Il 7 marzo un’altra denuncia perché in via della Vigna Nuova aveva sostituito un cartello stradale di divieto di accesso con un altro dove sulla striscia centrale aveva scritto “Putin”.

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