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Family Care: +17% assunzioni di badanti nel 2023

Family Care aumenta l'assunzione di badanti

Family Care, l’Agenzia per il Lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro, specializzata nell’assistenza familiare a domicilio e in ospedale, ha registrato nel 2023 un aumento delle assunzioni di badanti pari al 17%. Questo importante traguardo si pone in controtendenza rispetto allo scenario più preoccupante presentato dall’ultimo Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico, promosso dall’Osservatorio Domina secondo cui, nel 2022, l’assunzione di colf e badanti in Italia ha subito una riduzione significativa, pari a -7,9% rispetto al 2021, con meno di 900mila lavoratori e lavoratrici regolari. Questo decremento è attribuito all’esaurimento degli effetti della “sanatoria”, la norma che ha consentito la regolarizzazione di molti lavoratori domestici stranieri, riportando gli assunti regolari ai livelli del 2016.

L’impegno di Family Care nell’assunzione e formazione di assistenti familiari

Family Care si occupa di selezionare e assumere, con regolare contratto di somministrazione, assistenti familiari per offrire un servizio di assistenza normato e personalizzato alle famiglie che hanno persone anziane o disabili delle quali prendersi cura. Family Care, che è controllata al 100% da Openjobmetis SpA – prima e unica agenzia per il Lavoro quotata in Borsa italiana – si occupa anche della formazione, organizzando corsi gratuiti che prevedono lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, dalla simulazione della movimentazione dell’anziano, fino alla preparazione dei pasti. Le persone che hanno partecipato ai corsi vengono poi rapidamente assunte con un regolare contratto, nella maggior parte dei casi a tempo indeterminato.

Rovera: “Più competenza e consapevolezza attraverso esperti del settore”

“Lo scopo è quello di far acquisire più competenze e consapevolezza per svolgere questo delicato lavoro. E per farlo abbiamo deciso di affidarci a dei professionisti del settore, tra cui un operatore sociosanitario, un medico geriatra, un fisioterapista, un’esperta in economia domestica e una cuoca che si occupi della parte nutrizionale”. Così Luca Rovera, Responsabile d’Area presso Family Care. “Abbiamo inoltre attivato di recente, a Torino e Genova, corsi di formazione in collaborazione con soggetti no profit attivi nell’aiuto ai migranti che offrono una reale possibilità di riscatto attraverso il lavoro a persone in fuga da situazioni drammatiche nel loro Paese d’origine”.

Simeone: “Percorsi di assistenza a sostegno di cittadini e famiglie”

“Tra le altre iniziative, siamo molto orgogliosi della convenzione che è stata attivata nelle provincie di Parma e Bologna tra gli enti pubblici e le APL, a cui partecipa anche Family Care”. Così Monica Simeone, Responsabile d’Area Family Care. “L’obiettivo è quello di intervenire a sostegno dei cittadini e delle famiglie nelle attività di ricerca, selezione e somministrazione di lavoratori domestici e assistenti famigliari. rganizzando un percorso di assistenza finalizzato a sostenere le reali necessità dell’assistito”.

Arcaini: “Assistenza familiare necessaria ma a caro prezzo”

“L’assistenza familiare costituisce un segmento sempre più centrale nella nostra società. Nella quale l’aspettativa di vita è in crescita”, ha dichiarato Danilo Arcaini, Direttore Commerciale di Family Care. “Continuare a investire nella formazione dei badanti fa parte della nostra missione al fine di garantire il benessere psicofisico dei nostri anziani. Che dipende anche dalla possibilità di vivere nella propria casa, dove si conserva un legame affettivo importante. Secondo gli ultimi aggiornamenti ISTAT 2023, però, il carico per le famiglie è aumentato fino a 130 euro al mese. Per questo continuiamo a chiedere alle istituzioni di poter detrarre dalla dichiarazione dei redditi i costi sostenuti per l’assunzione dei badanti. Un provvedimento che graverebbe meno sul Servizio Sanitario Nazionale e genererebbe gettito fiscale, facendo emergere il lavoro nero”.

Identikit dei badanti: perlopiù donne e stranieri

Nel 1° semestre 2023, sono stati 2.377 i badanti attivati (+19% circa rispetto al 1°semestre 2022), di cui il 40% assunti a tempo indeterminato. Per il 76% sono stranieri e provengono da nazionalità diverse, principalmente Romania, Italia, Ucraina, Marocco, Sud America, Africa. Nel 2023 è aumentata la provenienza dall’Africa: Congo, Costa d’Avorio e Nigeria. Per quanto riguarda il genere, colf e badanti sono donne nel 94% dei casi, ma si è registrato un incremento della percentuale maschile pari all’1-2%. L’età degli assistenti varia dai 40 ai 65 anni, con un picco nella fascia tra i 50 e i 60 anni.