Home Facts Emanuele Di Porto, chi è l’uomo che sfuggì ai nazisti: la storia

Emanuele Di Porto, chi è l’uomo che sfuggì ai nazisti: la storia

emanuele di porto oggi

Emanuele Di Porto è un ebreo romano, attualmente 89 enne, che aveva soli 7 anni quando furono firmate le leggi razziali. La mamma e lo zio furono entrambi deportati ad Auschwitz-Birkenau da cui non tornarono più.

Chi è Emanuele Di Porto 

Emanuele Di Porto, nato nel 1931, è un ebreo romano che scampò al rastrellamento dei nazisti del 16 ottobre 1943 quando aveva 12 anni. Una esperienza che Emanuele visse quando aveva dodici anni, e che da allora si è portato dietro per il resto della sua vita. Sia la mamma che lo zio, Virginia e Pacifico, furono invece deportati ad Auschwitz-Birkenau dove superarono la prima selezione ma non riuscirono a sopravvivere. Per tutta la sua vita, ha cercato di mantenere viva la memoria della madre che è stata portata via dai nazisti all’età di 37 anni.

La storia di Emanuele

Rispetto a molti altri ebrei che vivevano a Roma e furono portati nei campi di concentramento, Emanuele si salvò da quella sorte aiutato dal conducente di un tram romano e un bigliettaio. Quando i nazisti arrivarono a Roma il 16 ottobre 1943, riuscì, trascorrendo due giorni su un tram al freddo, a fuggire a quella orribile sorte grazie anche al bigliettaio e al conducente che lo aiutarono a nascondersi. 

La storia di Emanuele ha poi ispirato il pittore Giorgio Ortona che ha organizzato una mostra in suo onore dal titolo “Emanuele salvato dall’Atac”. Su di lui è stato scritto anche un libro dal titolo “Il bambino del tram”, scritto da Isabella Labate.