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Elon Musk acquista Twitter e licenzia alcuni dirigenti. Ecco le cifre

Elon Musk su Twitter

Elon Musk acquista Twitter alla fine ha portato a termine l’acquisizione del social. Il nuovo proprietario è riuscito così all’ultimo ad evitare una battaglia legale essendo venerdì 28 ottobre, l’ultimo giorno utile per portare a termine l’operazione.

Elon Musk acquista Twitter e licenzia alcuni dirigenti

“L’uccellino è liberato”, ha twittato Elon Musk per dare l’annuncio dell’acquisizione del social. Poi, ecco la risposta del commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton: “In Europa l’uccellino volerà secondo le nostre regole dell’Ue”.

Alla fine il miliardario è riuscito a completare l’operazione che non sarà solo economica. Infatti, già si registrano le prime conseguenze con il licenziamento di alcuni dirigenti dell’azienda. Ecco chi sono stati fatti fuori:  il chief executive Parag Agrawal, il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della ‘policy’ Vijaya Gadde e il general counsel Sean Edgett. Agrawal e Segal, che si trovavano all’interno del quartier generale della società. Inoltre,  Musk, qualche ora fa, ha scritto un messaggio inteso a rassicurare gli inserzionisti sul fatto che i servizi di messaggistica sociale non si sarebbero trasformati in “un paesaggio infernale libero per tutti, dove tutto può essere detto senza conseguenze!”

Ecco le cifre

Twitter aveva deciso di andare per le vie legali e andare in tribunale per obbligare Musk a rispettare i termini dell’accordo di acquisizione a cui aveva cercato di sfuggire. Musk aveva tempo fino a oggi, venerdì 28 ottobre, per completare la sua acquisizione di Twitter a 44 miliardi di dollari e quindi evitare l’iter giudiziario.

Ecco le parole del nuovo proprietario del social: “Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un’ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza”, ha detto mettendo in guardia dal pericolo corrente che il social media si divida in “camere di risonanza della destra o della sinistra che generano più odio e dividono il paese. Nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi. È per questo che compro Twitter. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l’umanità che amo. E lo faccio con umiltà, riconoscendo che, nonostante i migliori forzi, c’è una reale possibilità di fallire” nel cercare di centrare gli obiettivi, aggiunge.

 

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