Home Facts Chi è Javier Zanetti, indimenticato capitano dell’Inter: origini, età, carriera

Chi è Javier Zanetti, indimenticato capitano dell’Inter: origini, età, carriera

Chi è Javier Zanetti

Javier Zanetti, indimenticato capitano dell’Inter, è un icona nerazzurra nel cuore di tutti i tifosi.

Chi è Javier Zanetti

Javier Zanetti, nato il 10 Agosto 1973 a Buenos Aires, è un icona nerazzurra nel cuore di tutti i tifosi. Di origini molto umili e condizione precaria, come molti dei calciatori sudamericani, Zanetti prima della fama ha vissuto la povertà. Prima di essere calciatore ha fatto sacrifici con i suoi genitori lavorando per un anno insieme al padre come muratore. Periodo che lui ha definito uno “momenti più belli” della sua vita.

Dall’infanzia in povertà, è arrivato a realizzare il sogno di giocare a calcio. Ex difensore e capitano dell’Inter, è poi diventato una bandiera del club nerazzurro, dimostrando la sua professionalità e umanità. “Con l’Inter ho passato momenti indimenticabili. Per me vuol dire famiglia, vuol dire amore, è casa mia. Essere legato ancora adesso al club è molto importante per me” ha detto attraverso il formato Que Mola.

Carriera all’Inter

Le annate all’Inter sono state per lui magiche. È stato capitano dell’Inter e ora ricopre il ruolo di vicepresidente della società nerazzurra. Un rapporto che non sembra dover mai finire.

Vittorie all’Inter

Zanetti è uno dei calciatori più vincenti della storia dell’Inter, con 16 trofei conquistati: 5 Campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Coppa Uefa, 1 Mondiale per Club.

Impegno sociale di Javier Zanetti

Zanetti ha preso parte, talvolta organizzandole in prima persona, a numerose iniziative benefiche. Nel 2002, insieme alla moglie Paula, ha creato la Fundación P.U.P.I., organizzazione no-profit che si occupa di fornire il necessario sostegno economico ai bambini disagiati, e alle loro famiglie, nella zona di Buenos Aires.

Per la sua correttezza e lealtà sportiva, è stato insignito di diversi riconoscimenti come l’Ambrogino d’oro nel 2005, il Premio Scirea nel 2010 e il Premio Facchetti nel 2012.