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25 Aprile, giornata mondiale del pinguino: quali specie sono a rischio?

25 Aprile, giornata mondiale del pinguino: quali specie sono a rischio?

Il 25 Aprile, oltre ad essere una data importante per il territorio italiano, è anche la giornata mondiale del pinguino. Questo tipo di animale presenta diverse specie a rischio, per via del cambiamento climatico.

Molti si sono già dovuti arrendere a questa situazione, diventando funzionalmente estinti.

Giornata mondiale del pinguino, molte specie sono a rischio

Il 25 Aprile rappresenta una data importante per l’Italia, ma è anche la giornata mondiale del pinguino, dedicata a questo uccello che, nel corso degli ultimi anni, ha sofferto moltissimo per i cambiamenti climatici. Molte specie sono infatti a rischio, dinamica che coinvolge molti animali, alcun dei quali sono stati dichiarati funzionalmente estinti.

Analizzando la cosiddetta lista rossa (che prevede gli animali in pericolo) stilata dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (la IUCN) è possibile osservare ben undici specie di pinguino: due quasi in pericolo e nove in pericolo.

Di seguito gli esemplari presi in esame:

  • Il pinguino saltarocce del nord: si trovano nell’Oceano Atlantico meridionale e nell’Oceano Indiano meridionale. Hanno piume di colore giallo che sbucano ai due lati della testa. Negli ultimi 30 anni il numero è diminuito drasticamente e attualmente se ne possono contare solo 400.000.
  • Il pinguino crestato maggiore: si trovano sulle isole a Sud della Nuova Zelanda, soprattutto sulle isole Bounty e sulle isole Antipodi. Hanno un ciuffo biondo molto grosso che si alza durante l’accoppiamento. Attualmente se ne contano circa 150.000.
  • Il pinguino dagli occhi gialli: si trovano principalmente in Nuova Zelanda. Ha gli occhi di colore giallo, si contano appena 2600-3000 esemplari.
  • Il pinguino africano: sono ubicati in Africa meridionale e sono gli unici in questo continente. Sono ormai circa 4.000.
  • Il pinguino delle Galapagos: si trovano quasi esclusivamente nella zona di riferimento. Se ne contano appena 1.200.
  • Il pinguino saltarocce del sud (vulnerabile): si trovano sulle isole Falkland, a Capo Horn, le isole Kerguelen e le isole subantartiche della Nuova Zelanda. Si conta un numero ancora alto, circa 2 milioni, ma c’è stato un drastico calo.
  • Il pinguino ciuffodorato (vulnerabile): conosciuti anche come pinguini Macaroni, si trovano dalle parti dell’Oceano Atlantico e Indiano. Non è stato possibile numerarli.
  • Il pinguino delle Snares (vulnerabile): sono ubicate sulle isole Snares, hanno dei ciuffi biondi ai lati della testa. Si contano circa 6.300 unità.
  • Il pinguino di Humboldt (vulnerabile): si trovano in Perù e in Cile, ci sono circa 23.800 unità di questa specie.

Per le specie quasi in pericolo si trovano il pinguino del Fiordland (con circa 12.500/50.000 unità) e il pinguino imperatore (con quasi 350.000 pinguini di questa specie). Ulteriori dati che dimostrano quanto i cambiamenti climatici colpiscano la natura che ci circonda.