Home Economy Varie ed eventuali su Just Eat, quote rosa e Olimpiadi invernali Milano-Cortina

Varie ed eventuali su Just Eat, quote rosa e Olimpiadi invernali Milano-Cortina

Varie ed eventuali su Just Eat, quote rosa e Olimpiadi invernali Milano-Cortina

Benvenuto Emanuele Silvio!

Interessante l’albero genealogico pubblicato dal Corriere Della Sera, soprattutto per capire (toccando ferro) a chi andrà il patrimonio di Silvio Berlusconi. Diventato nonno per la tredicesima volta, con la nascita di Emanuele Silvio, figlio di Federica Fumagalli e Luigi Berlusconi, salgono a tredici i nipoti del Cavaliere. Ma entro la fine del 2021 i nipoti saranno 14, vista la dolce attesa di Barbara Berlusconi. Per la figlia di Berlusconi, che dovrebbe partorire a novembre, si tratta del quinto figlio dato che è già madre di Leone di 4 anni, Francesco Amos di 3 e dei maggiori Alessandro, 13 anni e Edoardo di 11. Saranno quindi 14 i nipoti che un giorno erediteranno (dopo la seconda generazione) una fetta dell’impero di Berlusconi, impero che si stima valga 4 miliardi tra media ed editoria (valutazione di Forbes di qualche mese fa). Ma c’è chi ha giocato d’anticipo, pur senza avere un vincolo di sangue: è la ex fidanzata del Cav, Francesca Pascale che, secondo i media, si accontenterebbe di una liquidazione da 20 milioni, più un assegno annuale, da 1 milione, per le piccole spese.

Just Eat assume

Just Eat arriva a 6mila assunzioni in Italia. “Dall’autunno partiranno gli hub, i rider avranno i nostri mezzi”. Lo scrive il quotidiano la Repubblica ed è una piccola rivoluzione post pandemica. La società deve coprire ancora mille posizioni, soprattutto su Roma e Milano. Just Eat, la costola italiana del food delivery digitale che fa parte del gruppo internazionale Just Eat Takaway.com, come detto taglia il traguardo delle 6mila assunzioni di rider inquadrati come lavoratori subordinati. Una volata lanciata dall’intesa raggiunta a fine marzo con Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti e che ha portato a sottoscrivere un accordo aziendale di secondo livello sulla base del contratto nazionale del comparto Logistica, Trasport, Merci e spedizioni. Un esempio apripista per tutto il settore.

Quote rosa nell’industria alimentare Rondanini

Le quote rosa hanno preso d’assalto anche il prosciutto. E’ il caso di Annamaria Bruno (salumificio Rondanini) che dice a Repubblica: “Nell’industria del cibo serve la sensibilità femminile”. E’ così che è nato, col lockdown, il prosciutto alla curcuma. Lei guida con mano ferma e sfacciata creatività il salumificio Rondanini di Busto Garolfo, che punta a rilanciare come marchio proprio con prodotti di alta qualità. Curcuma, piperina e anice stellato. L’invenzione di Annamaria Bruno è stata la ricetta del prosciutto cotto alla curcuma, il Curcotto, che ha avuto il placet di uno chef stellato, di cui l’imprenditrice non rivela il nome e che non finisce di ringraziare per la sua gentilezza. Un prodotto di alta qualità garantito dal marchio Spiga Barrata, quello dei cibi gluten free, preparato con l’aggiunta di spezie con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e di potenziamento delle difese immunitarie.

Olimpiadi Invernali Milano-Cortina: quanto ci costeranno?

La classifica l’ha pubblicata QN ed è destinata a togliere il sonno a chi sta organizzando le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Perché? E’ presto detto: Tokyo costerà una bella cifra, 28 miliardi di dollari. E nell’anno nero per la pandemia e la relativa crisi economica è uno schiaffone in faccia a chi lotta per tirare avanti. Non basta perché la classifica delle ultime Olimpiadi, oltre al record di Tokyo, recita: Sochi 21,9; Londra 15; Rio de Janeiro 13,7. Torino – con tutti suoi guai – ha speso “solo” 4,4 milioni. Gli organizzatori delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina stanno battendo strada per strada alla ricerca di sponsor, anche perché, dopo la pandemia, dovrebbe essere l’evento della ripresa economica.

Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023

Hanno seppellito l’ascia di guerra e hanno scelto – dopo l’anno orribile della pandemia – la strada della leale collaborazione. Da sempre in competizione Bergamo e Brescia saranno assieme nel 2023 come Capitale della Cultura. Nei giorni scorsi è nato il Comitato che avrà il compito di organizzare l’evento ma soprattutto avrà la responsabilità di promuovere il fund raising, incoraggiando donazioni, sponsorizzazioni e partnership esclusivamente in ambito privato. Dall’entità dei contributi privati raccolti dipenderà il calendario degli eventi e la loro realizzazione: tutti i soggetti che operano sul territorio sono legittimati a prendere l’iniziativa, all’interno naturalmente della “cornice” del Dossier che verrà presentato ed approvato. A presiedere il Comitato – creato dai tre soci fondatori, fondazione Cariplo, fondazione della Comunità bresciana onlus e fondazione della Comunità bergamasca onlus – è stato chiamato Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano.