Home Economy Trenitalia, bagagli come Ryanair. Dal 1° marzo scatta l’operazione antipatia

Trenitalia, bagagli come Ryanair. Dal 1° marzo scatta l’operazione antipatia

Trenitalia, bagagli come Ryanair. Dal 1° marzo scatta l'operazione antipatia

Perché leggere questo articolo? Trenitalia ha deciso di introdurre delle nuove disposizioni sui bagagli simili a quelle di Ryanair. Giusto per farsi volere ancor più bene dai passeggeri. 

Il “sogno” di viaggiare leggeri contagia anche Trenitalia. Quello che fino a poco tempo fa era in realtà un incubo per i passeggeri dei voli aerei, da domani riguarderà anche i treni. Una nuova disposizione di Trenitalia prevede il limite di due bagagli per passeggero a bordo delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca). E nessuno dei due colli potrà superare misure predeterminate. Sono però previste differenze in base alle classi. Insomma, Trenitalia prova a prendere esempio da Ryanair, probabilmente la più odiata delle compagnia di trasporto nell’universo.

Le nuove misure sui bagagli di Trenitalia

Si parla di nuove misure in tutti i sensi, sia per la scelta di non “caricare” troppo i treni con enormi quantità di bagagli, sia proprio per le dimensioni che devono avere le valigie che saliranno con il passeggero a bordo. Si potranno portare soltanto due colli e nessuno dei due potrà superare misure predeterminate per lunghezza massima del lato più lungo e totale lunghezza-larghezza-altezza massimi ammessi.

Ci saranno delle differenze tra la seconda classe e i livelli di servizio Standard e Premium e tra la prima classe, l’Executive e la Business. A differenza degli aerei non è però prevista un sovrapprezzo per chi supera le nuove misure o chi ha necessità di portare bagaglio extra. Il passeggero colto in flagranza è invece prevista una “penalità” di 50 euro, accompagnata dall’obbligo di “provvedere a sua cura a scaricare i bagagli alla prima stazione in cui il treno effettua fermata”, come spiegato sul sito di Trenitalia.

Ma quindi: dove dobbiamo mettere i bagagli?

Chi viaggia spesso in treno, sicuramente ha spesso assistito al posizionamento – anche fantasioso – di disporre i bagagli a bordo, che vengono stipati anche nei minimi spazi disponibili, rendendo il viaggio proprio e altrui oltre che scomodo anche pericoloso vista la velocità dei treni e la possibilità che i bagali possano cadere dalla sede.

Dal 1° marzo i bagagli potranno essere collocati esclusivamente negli appositi spazi dedicati e non potranno essere riposti in prossimità delle porte di accesso al treno, nei vestiboli e nei corridoi di transito. Sulle frecce è inoltre vietato imballare i bagagli e trasportare a bordo materiale destinato alla vendita al dettaglio.

Non solo in Italia

Queste nuove regole, che per ora non toccano i treni Italo, saranno riprese anche in alcuni treni francesi. SNCF – una delle principali aziende pubbliche francesi, concessionaria in esclusiva dei servizi pubblici di trasporto ferroviario – dal 1 marzo prevede il limite dei bagagli su alcuni convogli. Nei Train Grand VItesse Inoui saranno ammessi due bagagli grandi (max 70x90x50 cm) e una piccola borsa da 30x40x15 cm.

Anche l’azienda francese prevede una terza categoria, i bagagli speciali, che annovera sci, strumenti musicali, carrozzine, monopattini, e biciclette. La misura massima sarà di 130×90 cm, ma portarne uno a bordo riduce da 2 a 1 il numero delle valigie trasportabili. La bicicletta non smontata si può portare ma costa 10 euro e va prenotata. E anche in Francia viene prospettata una penalità di 50 euro.

Trenitalia come Ryanair: operazione antipatia

Anche il trasporto ferroviario sembra insomma allinearsi ai limiti di quello aereo, dove viaggiare con borse e valigie è sempre più problematico e costoso. “Nel mio mondo ideale vorrei passeggeri senza valigie in stiva. I soldi extra? Lo facciamo perché vogliamo cambiare le abitudini delle persone. Vogliamo che viaggino più leggeri”. Ha dichiarato quel mostro di simpatia di Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair. Da domani anche Trenitalia prova ad allinearsi all’operazione antipatia della compagnia aerea più maledetta dai passeggeri.