Home Economy Reinventing cities, Tar ammette ricorso su Scalo Lambrate: è una gara pubblica

Reinventing cities, Tar ammette ricorso su Scalo Lambrate: è una gara pubblica

Reinventing cities, Tar ammette ricorso su Scalo Lambrate: è una gara pubblica

È fissata per il 9 febbraio 2022 l’udienza pubblica al Tar Lombardia per decidere del futuro di Scalo Lambrate a Milano. I giudici amministrativi lombardi della Prima Sezione hanno ammesso il ricorso di Co-Inventing srl contro l’aggiudicazione dello scalo ferroviario alla coop Sant’Ilario per quasi 7 milioni di euro avvenuta la scorsa estate nell’ambito di Reinventing Cities, il bando internazionale per la rigenerazione urbana di aree dismesse.

Reinventing cities Milano, il Tar: è una gara pubblica

A opporsi erano i vincitori della coop guidata da Alessandro Vadelka e Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani, la società del gruppo FS proprietaria dell’area ceduta in diritto di superficie per la realizzazione del progetto “Lambrate Streaming”. Il nodo per ora è puramente formale e non di merito. Ma che incide su alcuni aspetti giuridici delle maxi gare internazionali promosse da Comune di Milano, Ferrovie e C40 – la rete delle grandi città nel mondo contro i cambiamenti climatici – giunte sotto la Madonnina alla loro seconda edizione e che nel 2022 approdano a Roma.

L’opposizione di Ferrovie

Secondo il Tar sussistono i presupposti per un giudizio di merito come sollevato dai ricorrenti di Co-Inventing (che vinsero nella prima edizione di Reinventing Cities il lotto di via Doria) per via della valenza strategica dell’intervento di una serie di questione sottese (modalità di svolgimento della gara, punteggi e trasparenza, etc.) per la città di Milano e il pubblico. Sant’Ilario e Ferrovie dello Stato si opponevano invece rispetto a questa lettura sostenendo che si trattasse di una gara alla stregua del privato, senza aspetti pubblicistici che giustificassero un ricorso amministrativo.

Per i giudici tuttavia la procedura competitiva che cambierà il volto urbanistico di Milano è da inserire invece nell’ambito dell’Accordo di Programma sugli scali ferroviari sottoscritto il 22 giugno 2017 dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia, da Ferrovie dello Stato Italiane, da Rete Ferroviaria Italiana, da FS Sistemi Urbani e da Savills Investment Management S.G.R (proprietaria all’epoca di una porzione di Scalo Farini). Un accordo quindi che coinvolge sia parti pubbliche che parti private finalizzato al pubblico interesse con giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo come consolidato in giurisprudenza.

Per questa ragione viene fissata l’udienza pubblica del 9 febbraio 2022 per discutere nel merito della gara su Scalo Lambrate che ha visto la vittoria della cordata immobiliare che, oltre a coop Sant’Ilario come capofila, conta sui partner tecnici e ambientali di Caputo Partnership International, Tekne Spa Pro Iter, Studio Giorgetta, Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano, Ernst&Young, Ambiente Italia Progetti, l’avvocato Guido Bardelli e l’artista Giorgio Milani.