Home Economy Biden sotto attacco per il latte in polvere (ma c’entra anche l’Ucraina)

Biden sotto attacco per il latte in polvere (ma c’entra anche l’Ucraina)

Joe Biden 4 luglio

L’amministrazione del presidente americano, Joe Biden, si trova sotto attacco da parte dei repubblicani. Soprattutto da parte delle frange più vicine al suo predecessore Donald Trump. Che lo criticano per una questione che tocca da vicino i consumatori: la carenza di latte in polvere. Di mezzo c’è anche l’Ucraina e la storia di due bambini che hanno perso la vita.

Trump attacca Biden: “Miliardi all’Ucraina quando manca il latte”

“I democratici stanno inviando altri 40 miliardi di dollari in Ucraina, mentre i genitori americani stanno lottando per nutrire i loro figli”. E’ l’attacco diretto e senza mezzi termini che Trump ha rivolto a Biden venerdì 13 maggio. Il riferimento è all’ultimo pacchetto di sostegno all’Ucraina che la Camera dei rappresentanti ha già approvato a inizio mese. Il Senato si appresta a passare dopo aver superato l’ostruzionismo del legislatore repubblicano, Rand Paul. L’ex inquilino della Casa Bianca omette di dire che il disegno di legge è stato ampiamente sostenuto anche dai repubblicani. Che finora non hanno mai fatto mancare un supporto bipartisan a tutte le iniziative della Casa Bianca a favore di Kiev.

Il caso Abbott e il ritiro dei lotti contaminati

La questione del latte, al netto del suo utilizzo a livello politico, è comunque molto seria. Tutto è cominciato il 17 febbraio scorso, quando la Abbott Nutrition – uno dei maggiori produttori americani di preparati alimentari per bambini – ha ritirato alcuni numerosi che risultavano contaminati. Una decina di bimbi hanno riportato problemi di salute dopo aver consumato la formula nutritiva e due di loro, purtroppo, hanno perso la vita. Abbott ha annunciato il “ritiro volontario” del latte prodotto in uno stabilimento del Michigan. Compreso il marchio Similac che viene utilizzato da milioni di famiglie statunitensi. Successive indagini hanno individuato ed escluso dal commercio la formula dei contaminanti che hanno causato la morte dei due bimbi, ma la produzione nell’impianto è stata sospesa.

Buttigieg: “Negligenza da parte dell’azienda”

Il segretario dei Trasporti degli Stati Uniti, Pete Buttigieg, accusa apertamente Abbott per la grave carenza di latte in polvere negli scaffali degli store americani. “Di fatto, siamo a questo punto perché un’azienda non è stata in grado di garantire che il suo stabilimento sia sicuro, e quello stabilimento ha dovuto chiudere”. Ha affermato Buttigieg nel corso di una intervista televisiva. “Siamo chiari. Questo è un Paese capitalista. Lo Stato non produce il latte in polvere, né dovrebbe farlo”, ha aggiunto l’esponente dell’amministrazione Biden, ricordando che Abbott detiene una quota del 40% dell’intero mercato del latte in polvere negli Usa.

La questione approvvigionamenti

La vicenda Abbott, tuttavia, non è l’unica motivazione dietro la penuria di latte in polvere. La carenza delle formule per l’alimentazione neonatale negli scaffali dei supermercati Usa è anche frutto delle disfunzioni delle catene di fornitura e della logistica scontate dagli Usa negli ultimi anni. Le strozzature nelle catene di approvvigionamento degli Stati Uniti sono un problema di portata strategica. Che interessa non solo il latte ma anche altri prodotti dentro e fuori il comparto alimentare. “Non è pensabile che nel 2022 le famiglie americane non siano in grado di ricevere i preparati per i loro figli. Le famiglie i cui bimbi hanno gravi allergie e richiedono una formula ‘elementare’ sono in condizioni ancora più disperate“, ha affermato Trump in una dichiarazione.

Fda spinge per importazione e ripresa delle produzioni

Il governo federale dovrà rispondere a questa emergenza. E in parte lo sta già facendo. La Food and drug administration (Fda, l’agenzia americana che regola i prodotti alimentari e farmaceutici), ha intenzione di rimuovere alcuni degli ostacoli all’importazione di latte in polvere dall’estero per far fronte alla grave carenza nazionale. L’agenzia, inoltre, ha raggiunto un accordo con i laboratori Abbott sui passaggi necessari per riaprire il grande impianto per la produzione di latte artificiale in Michigan, fermato dopo la morte dei due bambini. La Fda deve ancora concedere ufficialmente l’approvazione per la ripresa della produzione nello stabilimento di Sturgis, ma è pronta a confrontarsi con il produttore alimentare sulle condizioni necessarie per poterlo fare.

Biden contro i monopoli: una questione strategica

Le tensioni sulla carenza di latte in polvere arrivano in un già grave contesto di frizioni tra Biden e i colossi dell’industria alimentare americani. La questione centrale riguarda la concorrenza, nel momento in cui vengono a crearsi oligopoli così granitici da lasciare quote di mercato enormi in mano a pochi giganti (come Abbott). Garantire una maggiore distribuzione fra diversi produttori, secondo Biden, significa non ritrovarsi di fronte a carenze così significative nel momento in cui uno solo dei poli industriali si trova nei guai (come Abbott). A gennaio scorso, ad esempio, l’amministrazione Biden ha varato importanti iniziative per la concorrenza nel mercato delle carni.