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Amazon, Facebook e Twitter: finita pandemia, crollato e-commerce

Amazon, Facebook e Twitter: finita pandemia, crollato e-commerce

Perchè questo articolo potrebbe interessarti? Una valanga di licenziamenti sta investendo le aziende dell’e-commerce. I profitti non sembrano bastare per colossi come Amazon, Facebook e Twitter. Dopo la pandemia, i big tech sono alle prese con un drastico calo del valore in borsa; a cui i colossi miliardari rispondono tagliando i dipendenti. 

Con la pandemia è finito un mondo. Per due anni miliardi di persone sono rimaste incollate davanti allo schermo di un pc o di uno smartphone. Questo ha indubbiamente avvantaggiato i colossi dell’e-commerce. Ora che però la pandemia sembra volgere al termine, i big tech arretrano. Dall’inizio dell’anno nella Silicon Valley più di 100mila lavoratori sono stati licenziati.

Il crollo del mondo e-commerce

Meta e Twitter; ma anche Salesforce, Snapchat e da ultimo Amazon, licenziano. Le cause del ripiegamento di uno dei settori più dinamici del mondo economico sono molteplici. Vanno dal crollo degli investimenti pubblicitari a causa della recessione economica; all’aumento dell’inflazione che porta ad un minor potere d’acquisto di prodotti e servizi per famiglie e imprese; fino alla sopravvalutazione in borsa dei colossi big tech a causa della pandemia da Covid-19.

Dalla grande fuga – la great resignation – con le dimissioni nel a cavallo del covid; il post- pandemia mette il mercato del lavoro, soprattutto nel settore ecommerce, di fronte alla grande tagliola. Nessuno dei giganti GAFAM – acronimo per Google, Amazon, Facebook (oggi Meta) e Apple e Microsoft – sembra voler evitare i licenziamenti in massa.

Amazon guadagna e licenzia

Il New York Times annuncia che anche Amazon è in procinto di licenziare 10mila dipendenti. Circa l’1% della propria forza lavoro. I licenziamenti potrebbero scattare già in settimana. Complice l’alta inflazione e il calo della domanda. Eppure l’azienda ha appena chiuso la propria trimestrale con ricavi in aumento del 15%: toccando quota 127 miliardi di dollari. Ma sotto le stime degli analisti.

Bank of America ha annunciato di aver rimosso i giganti dell’e-commerce della lista delle migliori idee d’investimento. Dall’inizio dell’anno il titolo della compagnia di Jeff Bezos ha perso quasi il 40% del proprio valore in borsa. La notizia dei licenziamenti in Amazon arriva mentre il fondatore annuncia in un’intervista che donerà in beneficienza una parte dei 124 miliardi di dollari del proprio patrimonio a favore del contrasto al cambiamento climatico; e della lotta per attenuare le divisioni sociali e politiche del pianeta.

Facebook e Twitter: il mondo e-commerce nel caos

Settimana scorsa un altro colosso dell’e-commerce, Meta di Mark Zuckerberg, ha annunciato con una lettera il taglio di 11mila dipendenti; già lo scorso anno la compagnia proprietaria di Facebook e WhatsApp aveva annunciato il blocco delle assunzioni. “La pandemia aveva spostato il mondo online. Si è creduto che l’accelerazione fosse permanente; anche io ho aumentato gli investimenti. Sfortunatamente non è andata come mi aspettavo. Dopo la telenovela per l’acquisto, Elon Musk ha ottenuto il suo Twitter. Ma i problemi per mr. Tesla non sono finiti. In pochi giorni è stato costretto a un retrofront per i licenziamenti di 3mila e 700 dipendenti; la metà della propria forza lavoro è stata rapidamente richiamata al lavoro, per evitare il dissesto dell’organizzazione aziendale.