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Dentro il parcheggio dell’amore: a Milano la camporella del futuro

Dentro il "parcheggio dell'amore" di Pioltello

“La camporella del futuro”. Così la descrive la recensione online di un cliente. Ma il parcheggio dell’amore è una struttura che nel nostro Paese esiste da almeno quindici anni. Si tratta di un luogo sicuro dove vivere l’intimità di coppia a bordo della propria auto pagando poco e senza incorrere in multe per atti osceni in luogo pubblico (articolo 527 del codice penale, ndr). La proposta di costruirne uno nel comune di Pioltello (hinterland est di Milano) attraverso il bilancio partecipativo è rimbalzata sui social.

Il progetto del parcheggio dell’amore

Costerebbe centomila euro. ‘Love in car’ è un progetto nella sezione ‘Sostenibilità, sport, tempo libero e mobilità’ di “Decidilotu”, il percorso di partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte che riguardano la città di Pioltello, giunto alla sua seconda edizione (nella prima nel periodo 2018-2019 hanno votato 5449 cittadini). Consterebbe di 30 box, coperti sui quattro lati in modo da garantire riservatezza assoluta. Un’idea per chi vuole

appartarsi, ma anche per ‘evitare di invadere le strade o le aree di sosta con preservativi usati gettati per terra”.

Quando si parla di sesso c’è subito clamore”, ci dice il vicesindaco di Pioltello, Saimon Gaiotto. “Ho letto di emergenza camporella a Pioltello, e addirittura qualcuno è arrivato a parlare di prostituzione. Nulla a che vedere. I nostri concittadini con la petizione hanno dato visibilità a un tema che riguarda più che altro la sicurezza. I giovani spesso si appartano in casa in assenza dei genitori, ma se questi sono presenti, i ragazzi vanno in camporella in luoghi isolati e spesso poco sicuri. Il parcheggio farebbe fronte a un problema che esiste da sempre”. Se il progetto venisse approvato, per il comune sarebbe una novità. Non lo è invece a Bagnolo Cremasco (Cremona), a mezzora di macchina da Pioltello. Il ‘Luna Parking’ del paese esiste da circa quindici anni ma il prossimo anno chiuderà.

Il proprietario: “Volevo fare qualcosa di nuovo ma a breve chiudo”

Marco Donarini è il proprietario di ‘Luna Parking’ a Bagnolo Cremasco, comune con meno di 5000 abitanti nella provincia di Cremona. Trentotto box senza copertura in cui le coppie arrivano con la propria auto, dopo aver pagato la sosta a una cassa automatica; sei euro entro l’ora, otto euro entro le due ore, oltre le quali si pagano dieci euro, senza limite di tempo.

Donarini ha aperto il parcheggio nel 2008 perché “volevo fare qualcosa di nuovo, ma con il senno di poi sarebbe stato meglio lasciar stare”, ci racconta. Questo perché l’attività è andata bene “fino alla fine del 2016 dopodiché ho avuto un calo improvviso e inspiegabile della clientela con almeno il 60% in meno del guadagno. Tra dieci mesi lo chiudo e vado a vivere tra Messico e Bahamas”.

I problemi di un parcheggio dell’amore

Oltre al calo della clientela, per lo più “coppie straniere su di età”, nel parcheggio di Donarini non sono mai mancati i problemi. “Se si vuole aprire una struttura di questo tipo c’è da tenere conto della maleducazione di alcuni clienti”, ci racconta il proprietario. “Pur avendo un cestino per ogni box, devo sempre raccogliere preservativi da terra. Ho subito anche danni: una coppia di anziani ha rotto la sbarra dell’uscita per non pagare la sosta”. Inoltre il comune avrebbe approvato, ma poi ostacolato il proprietario. “Dopo avermi dato i permessi ha fatto retromarcia e mi ha fatto causa, che ho vinto. Inoltre per qualunque modifica bisogna fare richiesta e il comune ha 60 giorni di tempo per rispondere. Spesso si va per le lunghe”.

Anche la chiesa, da quanto racconta il proprietario, si sarebbe fortemente opposta ma “non ho mai rinunciato alla mia idea”. Un’idea concretizzata anche da altri in diverse città d’Italia, da Bari a Roma. “A Bari parcheggi come questo vanno molto bene, mentre a Roma no”, spiega ancora il proprietario di Luna Parking che conosce il gestore di alcune strutture nel capoluogo pugliese e nella capitale. “Bisogna indovinare la città giusta e ogni comune ha le proprie norme”.

Perché a Pioltello probabilmente non si farà nulla

Non sapremo se Pioltello sia la città giusta per una struttura simile finché il progetto non verrà effettivamente approvato e votato. Alla fase finale, prevista per il 14 e 15 ottobre prossimo, saranno votate le 30 proposte che avranno superato l’esame di fattibilità tecnica e finanziaria. “Siamo in una fase in cui chiunque voglia – ad esmempio, c’è stata anche una bambina – propone delle idee”, ci dice il vicesindaco. “Tra i progetti che hanno vinto nella prima edizione ci sono stati un mezzo di trasporto per persone disabili e anziani con difficoltà motoria, ma anche la riqualificazione di un auditorium in un nuovo spazio culturale per gli alunni. Mi fa piacere che l’argomento abbia creato dibattito ma dubito che il parcheggio verrà realizzato perché si tratta di un’attività commerciale”, conclude. Ho provato a contattare il sindaco di Bagnolo Cremasco via mail per capire il suo punto di vista sul parcheggio di Donarini ma, ad oggi, non ho ottenuto alcuna risposta.