Home L'editoriale di Fabio Massa - Cruditè La noia dietro ogni vittoria (Elly compresa)

La noia dietro ogni vittoria (Elly compresa)

Elly Schlein segretaria

E’ la nuova eroina di tutti. Il fenomeno Elly Schlein. C’è una noia che mi prende – e lo scrive benissimo la nostra Grazia Sambruna –  ogni volta che qualcuno vince qualcosa, si chiami Meloni o Schlein o Letta (anzi no: lui non vince mai niente) o Salvini, fossero anche solo le assemblee di condominio riunite. E se poi è donna – attenzione attenzione possibile misoginia con crocifissione conseguente in corso! – c’è ancor più banalità nella celebrazione, un rallegrarsi di prima volta, un riverginarsi di ideali che poi sono sempre i soliti usati e abusati a piacimento.

Sempre la solita storia, con sempre gli stessi titoli, sempre le stesse citazioni

Annoiano me che ho fatto del racconto della politica e del potere la mia più grande passione. Figurarsi gli elettori, che leggono sempre le stesse cose. Robe talmente zuccherose da farsi venire il diabete, per quanto riguarda i supporter. Roba talmente acida da farsi venire un’ulcera, per quanto riguarda gli haters. Ma che poi, Elly Schlein è stata brava? Sì, come è bravo chiunque vinca un’elezione in cui non è favorito. Ci sono luci e ombre, sicuramente sì, come chiunque vinca qualcosa. Ma se questa fase è del tutto prevedibile, zuccherini e acidi, è il pensiero di quella successiva che mi provoca un rigurgito amaro di disgusto.

Prima i coriandoli della festa, poi i coltelli

Cioè quella nella quale progressivamente il fenomeno Elly diventa il “disastro Elly”. Inevitabile non per la bravura o meno della signora, ma perché il giochino è semplice ma spietato. Per due giorni ci sono i coriandoli della festa sulla nuova segretaria, e poi arrivano i coltelli, giorno dopo giorno, a scarnificare la leadership fino a non lasciarne nulla, sotto al faro impietoso degli stessi giornali che all’iniziano leccano, poi mordono, e infine ripuliscono l’osso andando già a prendersi la prossima preda, il prossimo fenomeno, in un circolo vizioso che più che altro è estremamente noioso e che soprattutto non fotte più quasi niente a nessuno.