Home Politics Il paese dei Commissari Straordinari: da Arcuri a Bertolaso, uno ogni due giorni

Il paese dei Commissari Straordinari: da Arcuri a Bertolaso, uno ogni due giorni

Il paese dei Commissari Straordinari: da Arcuri a Bertolaso, uno ogni due giorni

La dose finora dispensata, a spanne, è di uno ogni due giorni, da prendere rigorosamente dietro prescrizione di un ministero o della Presidenza del consiglio. Il “farmaco” prova a curare malanni di diversa natura – dalle infrastrutture alle crisi aziendali –, ma soprattutto si rivela omeopatico, visto che a farvi maggiormente ricorso è il settore della Sanità. Il nome con il quale la medicina è sul mercato da anni (il maggior ricorso alla cura è cominciato nel secondo dopoguerra) è “commissario straordinario”.

Da Arcuri a Figliuolo, da anni è un boom di commissari

Viene prescritto con una certa facilità, visto che gli ultimi dati disponibili parlano di un numero di 300  grandi “pazienti” (ma in cura sarebbero intorno ai diecimila: vuoi che per il completamento Corridoio Tirrenico Meridionale A12-Appia e raccordo autostradale Cisterna-Valmontone non servisse un commissario?). Spaziano dalla ricostruzione post-terremoto del 2016 alla progettazione e la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero della città di Siracusa. Il vaccino esisterebbe – far funzionare a dovere la macchina dello Stato, come predicava già vent’anni fa Sabino Cassese – ma non viene distribuito. E questo nonostante il più famoso dei commissari straordinari sia proprio il generale Francesco Paolo Figliuolo, chiamato dal governo Draghi a sostituire Domenico Arcuri, nella struttura delegata alla lotta al Covid.

La penna da alpino di Figliuolo svetta su un vero e proprio esercito di commissari straordinari o “ad acta”.

Secondo una rilevazione del sito di data-journalism Openpolis, solo per rimanere in ambito sanitario, un anno fa erano 32 le aziende le aziende ospedaliere o sanitarie che al proprio vertice avevano un commissario straordinario. Con il caso a sé della Calabria, dove tutte le Asl e le Ao della Regione erano commissariate e per le quali il prefetto Guido Longo (commissario straordinario) avrebbe dovuto provvedere a nominare i vertici. L’incarico conferito a Longo era arrivato dopo un “balletto” aperto dalle improvvide dichiarazioni di un suo predecessore che, off the record in una intervista tv, aveva detto di ignorare che sarebbe spettato a lui predisporre il piano antipandemico, seguito da un altro “candidato” che in un vecchio filmato ripescato sui social aveva sproloquiato proprio a proposito di Covid e chiuso, prima dell’individuazione di Longo, dal rifiuto di un ex rettore che aveva addotto motivi familiari (“scordatelo che torniamo in Calabria”, il succo delle indicazioni della moglie, e questo nonostante entrambi fossero calabresi di origine).

Il Commissario straordinario è il vero vaccino della sanità?

L’incarico di commissario straordinario viene spesso, e non solo per quanto riguarda la sanità, conferito ai presidenti di Regione (Longo è stato, infatti, di recente sostituito dal neogovernatore forzista Roberto Occhiuto). Il presidente sardo Christian Solinas è da poco stato nominato commissario per la viabilità sarda per avviare e completare dieci opere stradali in Sardegna per oltre un miliardo di euro. Quando ad essere nominato è un governatore non c’è un aggravio per le casse dello Stato, in quanto l’incarico non è retribuito. Ma c’è il risvolto della medaglia. Come può un presidente di Regione fare tutto? Così la struttura messa in piedi comincia ad avvalersi di sub commissari. E qui il portafoglio dello Stato si apre.

Il nome della dottoressa Annamaria Tomasella non dirà molto ai più. Il problema vero è che non dice molto neppure ai molisani, che l’hanno vista solo il 6 maggio scorso in occasione della visita ufficiale del generale Figliuolo a Campobasso. Ex direttore amministrativo della Ulss7 Alta Padovana, ha chiesto e ottenuto un aumento del 20% sul suo compenso di sub commissario alla sanità in Molise. Come riporta QuotidianoMolise.com, «Il commissario ad acta Donato Toma ha chiesto alla Direzione Generale della Salute di riconoscere al sub commissario l’aumento del compenso, il Dg Salute Lolita Gallo lo ha proposto alla Giunta regionale, presieduta da Toma come presidente, e la Giunta, con delibera numero 363 del 29 ottobre, ha approvato. In sintesi Toma Commissario ha chiesto a Toma presidente di aumentare lo stipendio al sub commissario”. I 135mila euro previsti non bastavano, data la lontananza tra luogo di residenza in Veneto e incarico in Molise. La Tomasella ha chiesto e ottenuto l’aumento e con valore retroattivo (dal 12 aprile 2021).

In Italia il numero dei commissari è incalcolabile

Il numero esatto dei commissari in Italia è quasi impossibile da calcolare tanto che perfino la Corte dei Conti ha difficoltà nel valutarne l’impatto sui conti pubblici. Servirebbe un censimento, perché non è facile mettere assieme commissari al moto ondoso di Venezia con quelli alle persone scomparse e antiracket e antiusura.

Guido Bertolaso? Un commissario omnibus

Un dato è certo: il recordman nel settore del commissariamento è Guido Bertolaso. E’ stato, secondo Wikipedia, allo stesso tempo Commissario straordinario per le emergenze di: terremoto, vulcani nelle Eolie, rifiuti in Campania, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto dell’Haven, rischio bionucleare, mondiali di ciclismo, presidenza del G8 del 2009.

E il mese scorso l’ex capo della Protezione civile ha dato la sua disponibilità come Commissario per il Giubileo 2025. Commissariare non stanca.