Home Pharma Gallera a Salute Direzione Nord: “La telemedicina può essere un cambio di paradigma”

Gallera a Salute Direzione Nord: “La telemedicina può essere un cambio di paradigma”

Gallera a Salute Direzione Nord: “La telemedicina può essere un cambio di paradigma”

La telemedicina e il futuro della sanità sono i temi al centro del panel ‘La digitalizzazione delle nostre cure’ della 19esima edizione di Salute Direzione Nord che si è svolto venerdì 19 maggio, all’interno della rassegna Direzione Nord, nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano. L’evento è stato promosso da Fondazione Stelline e organizzato da Inrete e Fondazione The Bridge con il patrocinio di Regione Lombardia.

‘La digitalizzazione delle nostre cure’: il panel a Salute Direzione Nord

Al panel hanno partecipato il Presidente della Commissione IV Sanità della Regione Piemonte Alessandro Stecco; il Presidente della Commissione speciale Pnrr, monitoraggio sull’utilizzo dei fondi europei ed efficacia dei bandi regionali della Regione Lombardia Giulio Gallera; il direttore Sc Cardiologia, A.O. Ordine Mauriziano di Torino Giuseppe Musumeci; il direttore Sc Cardiologia dell’ospedale di Circolo Varese Battistina Castiglioni; il responsabile Centro Sclerosi Multipla e direttore scientifico Fondazione Mondino Roberto Bergamaschi; il BU director Chronic Disease Amgen Italia Sara Rizzato e la ricercatrice della Fondazione The Bridge Chiara Crepaldi.

Gallera: “La telemedicina può essere un cambio di paradigma”

Per Giulio Gallera, presidente della Commissione speciale Pnrr della Regione Lombardia “abbiamo sempre meno professionisti, e i pochi che ci sono scappano. Ci sarebbe bisogno di un forte investimento da un punto di vista economico e formativo”. Ciò che “può cambiare il paradigma – ha spiegato Gallera – è proprio la telemedicina, sia nella gestione dei pazienti cronici sia sulla prevenzione che è fondamentale e strategica”. Su questo “il grande tema è anche quello della sicurezza – ha concluso Gallera – ossia rendere valutabili certi dati garantendo comunque la privacy”.