Home Sports I trombati della tv (ma non solo) vanno in live streaming

I trombati della tv (ma non solo) vanno in live streaming

I trombati della tv (ma non solo) vanno in live streaming

I numeri assoluti sono ancora bassi, ma è la tendenza a essere interessante e a far intravedere una nuova strada per i format del football entertainment, quel misto di cazzeggio e commento tecnico che è diventato la cifra principale dell’informazione calcistica in televisione e che è stato definitivamente sdoganato dal Tiki Taka di Pierluigi Pardo poi trasferito a Piero Chiambretti. Non a caso uno showman senza più nemmeno il paravento del tesserino da giornalista in tasca. La novità del 2020 si chiama Twitch, la piattaforma social emergente dedicata al live streaming dove si stanno moltiplicando i prodotti che si occupano di pallone.
Il più interessante è certamente BoboTv, canale lanciato dal popolare Bobo Vieri che fino all’anno scorso faceva parte del cast di Tiki Taka salvo poi esserne estromesso non senza polemiche e minacce di finire alle carte bollate. Vieri convoca due volte alla settimana i suoi soci Antonio Cassano (fatto fuori da Mediaset lo scorso inverno dopo una lite con la soubrette Giorgia Venturini), Nicola Ventola e Lele Adani. Un misto di ‘trombati’ dalle tv e, nel caso di Adani, volti ufficiali di chi il calcio lo racconta spendendo centinaia di milioni di euro come Sky e che si trova un suo talento a fare da concorrente in fasce orarie di estremo interesse per audience e investitori pubblicitari.

Il debutto di BoboTv domenica 29 novembre alle 22,30 (ora in cui su Sky va in onda il Club di Caressa) ha raccolto 30 mila spettatori unici e, soprattutto, portato come ospiti Ciro Ferrara e Javier Zanetti, uno di quei volti che solitamente passano in tv solo quando mandati dal club e dedicati ai detentori dei costosissimi diritti tv che tengono in piedi il calcio italiano. Nel clima informale della piattaforma social danno tutti il meglio, molto più che in televisione. La domanda, però, sorge spontanea: cosa ne pensano i broadcaster ufficiali di questa nuova forma di intrattenimento fatta anche a spese loro? Risulta che a Santa Giulia (sede di Sky a Milano) il tema sia diventato d’attualità…