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La gaffe di Salvini sulla direzione generale al suo ministero

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Perché può interessarti questo articolo? Il vicepremier Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo l’incontro con i sindacati, ha annunciato la novità per confermare lo sforzo sul dossier affitti. Insomma, vuole mettere mano alla questione, creando un’apposita direzione al Mit. Ma ha dimostrato di non conoscere bene il suo Ministero. E anche la spiegazione successiva alimenta perplessità…

Una direzione generale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, creata ad hoc per l’edilizia e contrastare il caro affitti. Un tema che nelle ultime ore sta diventando centrale. Il vicepremier Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo l’incontro con i sindacati, ha annunciato la novità per confermare lo sforzo sul dossier affitti.

Salvini e la direzione generale che già esiste

Insomma, vuole mettere mano alla questione. Ma ha commesso uno scivolone abbastanza clamoroso: al Mit esiste già un’apposita direzione “per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali”. Subito nelle stanze ministeriali sono impalliditi, mormorando un “ma conosce il luogo in cui lavora?”. Un imbarazzo strisciante anche nel governo.

La guida della direzione al Mit è attualmente affidata ad interim a Lorenzo Quinzi, dirigente di prima fascia del Ministero dell’economia e delle finanze. Tra le mansioni assegnate alla struttura ci sono le assunzioni di “misure dirette a far fronte al disagio abitativo”, poi sull’edilizia “residenziale, agevolata, sovvenzionata e cooperative edilizie”e le “valutazioni e proposte relative alla disciplina delle locazioni, dell’edilizia, dell’urbanistica e dell’espropriazione per pubblica utilità, ferme restando le competenze degli enti locali”. Uno spettro di compiti piuttosto ampio, dunque.

Direzione generale al Mit: la nota ufficiale

Le parole pronunciate da Salvini in conferenza hanno inevitabilmente creato un caso. E così subito c’è stato il tentativo di correre ai ripari. Nel primo pomeriggio, il Ministero ha diffuso una nota ufficiale: “È opportuno sottolineare, anche alla luce del confronto odierno con i sindacati, che su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini gli uffici di Porta Pia stanno lavorando ad una riorganizzazione del dicastero“.

L’obiettivo è renderlo più efficiente e all’altezza di sfide delicate e ambiziose come quelle richiamate oggi da Salvini e tra le quali c’è certamente il caro affitti e il tema abitativo nel suo complesso», si legge nel testo. Quindi, prosegue la nota, “oggi, le politiche abitative rientrano nella competenza di un’altra direzione generale (quella dell’edilizia statale): l’obiettivo è dare vita ad una direzione ad hoc dedicata al tema degli alloggi. Il tutto senza dimenticare la particolare attenzione dedicata all’edilizia: avrà autonomia e capacità operativa totale”.

Dunque, la gaffe è stata parzialmente corretta con una spiegazione: ci sarà una nuova struttura ministeriale che tuttavia avrà delle funzione già previste al Mit. Il tutto con un aumento delle spese non proprio secondario: un direttore generale guadagna di solito intorno ai 150mila euro all’anno. “Una moltiplicazione di poltrone che poteva essere evitata”, spiegano fonti che conoscono bene il dossier.

Una giornata sul Ponte per Salvini

La giornata di Salvini comunque è stata bella intensa dopo le consultazioni alla Camera sulle riforme, al fianco della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il leader ha visto i sindacati e partecipato al question time a Montecitorio. Le opposizioni, Movimento 5 Stelle e Verdi in testa, hanno caricato a testa bassa sul progetto per il ponte sullo Stretto.

“In soli 7 giorni il costo del Ponte di Messina è letteralmente raddoppiato, figuriamoci dal giorno in cui inizieranno i lavori al loro termine”, ha attaccato il capogruppo del M5S alla Camera, Francesco Silvestri. Ma il ministro non ha fatto passi indietro, rilanciando la battaglia: entro il 2032 vuole il completamento dell’infrastruttura, rendendola già transitabile.