Home Politics Will e Vice nella bufera per il caso Imen Jane-Francesca Mapelli. Che ora cambia la bio su Instagram: “Faccio la giardiniera”

Will e Vice nella bufera per il caso Imen Jane-Francesca Mapelli. Che ora cambia la bio su Instagram: “Faccio la giardiniera”

Will e Vice nella bufera per il caso Imen Jane-Francesca Mapelli. Che ora cambia la bio su Instagram: “Faccio la giardiniera”

Francesca Mapelli non ha finito di stupire. E suscitare polemiche. Senza rispondere in alcuna maniera alla pioggia di critiche sui fatti di Palermo, la Director, Southern Europe Vice Fashion & Luxury VICE Media, ha cambiato la bio del suo profilo Instagram in “Giardiniere”.

Francesca Mapelli giardiniera? L’ennesimo segnale

Tentativo di sdrammatizzare? Può darsi. Ma l’effetto suscitato è l’ennesimo sdegno. Nel frattempo la sua compagnia Vice ha dovuto parlare. Il ramo italiano del gruppo nato in Canada che da metà anni Duemila ha cambiato il modo di fare giornalismo su internet, si è dissociato pubblicamente dai suggerimenti non richiesti e rivolti alla cameriera siciliana da parte della sua dipendente. E ha annunciato “indagini interne”. Il mondo dei social freme per sapere come procedono gli sviluppi investigativi.

Will, sulle quote societarie interviene anche Alessandro Tommasi

È andata un po’ meglio a Will con Imen Jane.

L’influencer, o economista senza laurea, ha chiesto scusa alla sua maniera. Spiegando, non appena rientrata dalla Sicilia, di aver sbagliato pesantemente la “comunicazione”. Nessuna parola invece sul messaggio e il suo contenuto (cameriera pagata tre euro l’ora = fallita, più o meno), ma forse non era l’occasione per una diatriba su Marshall McLuhan e sulle vecchie reminiscenze universitarie. Rispetto al suo rapporto con Will Media è dovuto intervenire il fondatore e l’amministratore della società, Alessandro Tommasi, già manager Airbnb, Lime e Cattaneo-Zanetto&Co. Che ha spiegato come proprio poche ore prima del caos suscitato dalle due donne, davanti a un notaio di Milano le quote di Imen Jane in Will sono state cedute e diluite anche se non interamente perché “non siamo nel Venezuela di Maduro” dove si può obbligare una persona a cedere le proprie partecipazioni societarie. Tutto ciò non sarebbe ancora visibile nelle visure camerali della società depositate al registro imprese. Ancora da aggiornare perché queste modifiche societarie sarebbero avvenute il 30 giugno. Tommasi si è impegnato, nel caso, a pubblicare i documenti aggiornati non appena possibile.

Critiche a Chiara Ferragni per il silenzio sull’amica Francesca Mapelli

La bufera nel corso delle ore si è allargata. Ci sono finiti dentro anche i “Ferragnez”. Perché Chiara Ferragni, amica – parrebbe anche abbastanza intima – di Francesca Mapelli, non ha preso alcuna posizione quando fra il lavoro delle influencer c’è proprio lo stare sulla polemica del giorno. C’è chi la giustifica e chi invece l’ha accusata pesantemente.

Will, l’accusa di Elisa Serafini: “Donne pagate meno degli uomini”

Ma a Will i guai non sembrano finiti. Il caso di cronaca social è stato il pretesto per una serie di dure accuse piovute.

La ex collaboratrice e consulente, Elisa Serafini, ha attaccato pubblicamente per dire che all’interno le donne vengono pagate meno degli uomini a parità di mansione. Il che sarebbe un brutto colpo per chi è nato in nome di diritti e inclusività. “Siamo andate via in 6. Una persona licenziata. Una lasciata a casa senza rinnovo contratto” ha scritto Serafini accusando l’ambiente di essere “tossico” e “incoerente”. “Il mio contratto era di 1.500 euro lordi al mese, doveva essere da consulente a partita Iva ma di fatto lavoravo anche 60 ore alla settimana con richiesta di reperibilità continua”.

Will, sotto osservazione anche il bilancio

Sui social c’è anche chi ha messo nel mirino i conti della startup che sta cambiando il modo di comunicare e fare giornalismo su Instagram. È il primo anno – sostengono tutti – ma Umberto Alessandro Bertonelli, il fondatore di EconomiaItalia ha pubblicato sul suo profilo facebook il bilancio di Will. Sotto al post: “Ma scusate, se dici ad una di fare 30 euro l’ora e la tua società è in perdita di mezzo milione?” facendo sempre riferimento alla partecipazione nelle quote di Imen Jane. Bilancio che mostra una perdita di 534mila euro ma soprattutto una struttura dei costi in cui, per ora, i ricavi non coprono nemmeno nemmeno i costi del personale e men che meno quelli dei servizi. Come a dire che prima di parlare di pietra filosofale del giornalismo e nuovo modello di business sostenibile, ne passa parecchio.

Imen Jane e Will: le sarà perdonata anche questa?

Chissà se l’amministratore Alessandro Tommasi e il team di Will perdoneranno a Imen Jane anche questa. Nessuno sarebbe andato a guardare i bilanci, tanto meno a pubblicarli, se non ci fosse stato il “caso Palermo” in cui le due amiche ne hanno approfittato da “milanesi rompicoglioni” per insegnare a una lavoratrice meridionale come stare al mondo. Senza avere le carte in regola per essere le “mental coach” di nessuno.