Home Politics Trieste al voto, la città con “più maratoneti d’Italia dove vince la rendita diffusa”

Trieste al voto, la città con “più maratoneti d’Italia dove vince la rendita diffusa”

Trieste al voto, la città con “più maratoneti d’Italia dove vince la rendita diffusa”

La Lega di Matteo Salvini? “È in fase di ritirata difensiva. Deve saldare i conti interni”. Il Movimento Cinque Stelle? “Sbaglia chi pensa che siano morti”. Roberto Weber, triestino, classe 1952, sondaggista e Presidente dell’Istituto Ixè, può offrire una lettura a tutto campo, dopo il voto delle amministrative 2021. Ma che non si ferma all’esito, abbastanza banale e scontato, delle urne a Roma, Torino, Trieste, Varese e tutte le altre città andate ai ballottaggi.

Weber: “Cinque Stelle? Non dateli per morti. Conte piace molto più di Letta”

Tra i convincimenti di Weber proprio quello sui grillini: “Non sono morti per nulla. Il consenso personale di Giuseppe Conte è ancora il più alto di tutti e il distacco fa impressione se confrontato con leader con Enrico Letta: anche 20 o 25 punti di differenza”. Morale? L’avvocato del popolo è “ancora spendibile” e può mettere in piedi un progetto di rilancio. Cambieranno i pentastellati, ma non spariranno.

Poi ci sono i voti locali: Roma? Scontata la vittoria di Roberto Gualtieri (“aveva un bacino troppo grande da cui pescare rispetto all’avversario”), quelle del centrosinistra a Torino e Varese (patria della Lega) trainate dal “trend nazionale”, Weber vuole parlare della “sua” Trieste, al centro delle cronache più per i portuali e il green pass che per il voto cittadino.

Trieste? “Un laboratorio politico d’avanguardia”

Mentre scriviamo è ancora in bilico fra il quarto mandato di Dipiazza e l’ingresso a palazzo del centrosinistra con Francesco Russo (vincerà poi Dipiazza, NdR). Il sondaggista definisce la sua città Natale come “una città laboratorio e d’avanguardia, anche se non cattura i fari nazionali”. Un esempio? La lista “Adesso Trieste” che ha sfondato l’8% (8,5%) al primo turno diventando la terza forza politica della città (come i Radicali nel 1978). Unico esempio “di sinistra radicale” di successo in tutta Italia. Mentre a Milano o Torino spariscono dai consigli comunali, dopo 50 anni, tutti gli uomini collegati agli eredi del Pci o dei Movimenti, in alcuni casi anche dei socialisti.

Una proposta politica lanciata meno di un anno fa quella di “Adesso Trieste” che in qualche riprende un caso storico: quello della Lista Per Trieste, il movimento di opinione di massa in città che univa elementi di socialismo, lateralismo, autonomismo. È stata “una delle prime città dove si è affermato il Movimento Cinque Stelle nella sua storia” spiega Weber rilanciando sull’idea del “laboratorio”. Un MoVimento all’epoca molto diverso da quello attuale dove la piattaforma politica puntava più all’energia, l’ambiente o le telecomunicazioni che non al reddito di cittadinza”.

Trieste? “Città con più maratoneti d’Italia, qui in politica vince il tempo libero”

Ma è un laboratorio di società, prima che di politica. Probabilmente per via della posizione di frontiera perenne. “È la città d’Italia con il più elevato numero di maratoneti ogni mille abitanti – spiega Weber –. E di cosa hanno bisogno i podisti più di chiunque altro? Del tempo”. Come si conquista il tempo? “In questa città si lavora meno, c’è una componente demografica anziana simile solo a Genova, e una serie di meccanismi di rendita diffusa sia nel lavoro autonomo quanto in quello dipendente che liberano spazi di vita”. Il riferimento è chiaramente a Fincantieri da una parte, al porto, al colosso delle assicurazioni Generali, vera e propria camera di compensazione del capitalismo italiano e dei suoi poteri.

Ma Trieste è anche una città dalla storia recente, non come Venezia o Firenze. “Questa città produce una componente edonistica spinta e quindi una relativa inerzia e sensazione di autosufficienza che aiuta a concentrarsi sul presente molto più che sul futuro”.