Home Politics TikTok fa milioni di utenti in Italia. Ma i leader politici lo ignorano (o lo usano poco)

TikTok fa milioni di utenti in Italia. Ma i leader politici lo ignorano (o lo usano poco)

TikTok fa milioni di utenti in Italia. Ma i leader politici lo ignorano (o lo usano poco)

Tutti vanno dietro a TikTok, il vero social del momento. Anche Zuckerberg, con Instagram, insegue la piattaforma di origine cinese tanto da scatenare le polemiche delle maggiori influencer. Gente che tira numeri su numeri, come Chiara Ferragni, e Kim Kardashian, ha lamentato la deriva verso TikTok di IG.

TikTok, 10 milioni di utenti in Italia

Che TikTok sia ormai l’imperatore del regno dei social è roba nota. E i numeri lo confermano: in Italia, da quando Audiweb ha reso disponibili pubblicamente [previa registrazione] i dati dell’audience di TikTok nel nostro Paese, da aprile 2021, gli utenti mensili sono passati da 8,9 milioni a 10,3 milioni.

Giorgia Meloni: i post ci sono, mancano i follower

Un numero importante, un bacino elettorale enorme. Che, però, in vista del voto del 25 settembre, i partiti politici italiani sembrano ignorare. Partiamo da Fratelli d’Italia, accreditato, dall’ultima proiezione di YouTrend, al 23,8 %. Ma Giorgia Meloni, sul TikTok, conta solo 63mila follower e il suo ultimo post risale a 6 giorni fa. Si tratta di una riproposizione del congresso di Trieste di 5 anni fa: solo 441 “cuoricini”. A seguire una clip, dal titolo “non abbiate paura, votare non è da irresponsabili”. Un appello visto da 6mila persone. Insomma, numeri non esaltanti.

Salvini poco attivo, Forza Italia assente

Matteo Salvini, invece, fa numeri più alti ma è poco attivo. L’ultimo post è del 18 luglio e anticipa le intenzioni di voto della Lega sulla fiducia al governo Draghi. Fatto ormai superato. Nessun messaggio elettorale, nessun riferimenti agli accordi sui seggi con la colazione di centro-destra, zero appelli. Sarà presto o la macchina del leader del carroccio ignorerà il popoloso social? Così come fa Forza Italia: l’anziano Silvio Berlusconi è assente dalla piattaforma. Allo stesso modo, mancano gli esponenti di spicco, da Tajani a Gasparri.

TikTok e il centrosinistra? Questi sconosciuti

Se Meloni e Salvini aggiornano sporadicamente i propri profili, raccogliendo comunque qualche migliaia di seguaci, il Partito Democratico rinuncia completamente alla sfida su TikTok. Nessuna pagina ufficiale, il segretario Enrico Letta non ha un profilo.

Dall’altra parte dell’Oceano, i colleghi democratici, in vista delle elezioni di mid-term, hanno fiutato l’opportunità di arrivare, grazie al social cinese, a un pubblico giovane e giovanissimo. Il Comitato nazionale del Partito democratico statunitense ha creato un account TikTok dopo aver consigliato alle campagne del 2020 di evitare l’app (e i video qui pubblicati ottengono regolarmente più visualizzazioni di quelli su Instagram) ma, prima, si è premurato di garantirsi la sicurezzza dei dati.

In Italia, il centro-sinistra ignora completamente il problema. Il centro, ago della bilancia del campo largo, non è da meno: Calenda è attivissimo su Twitter ma rinuncia a TikTok. Lo seguono a ruota Matteo Renzi e Nicola Fratoianni. Di Draghi meglio non parlare: il presidente uscente ha da sempre rifiutato qualsiasi social. Pure Facebook, territorio dei boomer, figuriamoci TikTok.

Povero Conte, hai perso i seguaci…

Tra i Cinque Stelle, o tra quello che rimane del movimento, spicca Giuseppe Conte che, con il sodale Casalino, aveva occupato tutte le piattaforme durante il lockdown del 2020. Adesso l’ex premier, che vantava un gruppo di “bambine di Conte”, è fermo al 30 maggio, data di uscita della sua ultima clip. Assente Luigi Di Maio. Mentre è uno show quotidiano il profilo di Danilo Toninelli: consigliato per qualche amara risata.

La politica su TikTok di certo non manca. Le pagine che trattano temi caldi, dalle elezioni alle ultime di attualità, sono numerose. Anche true-news.it ne ha attiva una. Ma sorprende l’assenza dei partiti e di molti leader politici. Solo Meloni e Salvini hanno capito, con qualche lacuna, che le nuove generazioni le indicazioni sui programmi elettorali non le seguiranno certo in tv o su Facebook. Ma sul social del momento.