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Ecco gli hobby dei Paperoni del mondo

Tetto agli stipendi pubblici banca d'Italia ricchezza

di Krystel Lowell

Quali sono gli hobby dei paperoni? E come spendono i loro soldi nel tempo libero? A queste domande ha dato risposta la società di consulenza londinese per miliardari “Wealthx” attraverso il suo report annuale “Billionaire Census 2020”. Da quest’ultima inchiesta emerge come, nell’anno 2019 – ante Covid – il numero di miliardari sia cresciuto dell’8,5% arrivando a toccare quota 2.825 individui, con una ricchezza cumulata globale pari a 9,4 trilioni di dollari in aumento di oltre 10 punti percentuali. Nord America e Asia sono le aree geografiche che hanno segnato l’incremento più significativo sia per numero di miliardari che di patrimonio globale netto. L’Europa è però sul gradino più alto del podio per numero di miliardari (847, +6,9%), seguita da Nord America (834, +11,2%), Asia (758, +12%), Middle East (172, – 1,1%), America Latina (140, -1,4%), Africa (41, +5,1%) e Pacifico (33, +10%). Disparità tra uomini e donne anche in fatto di ricchezza, i primi sono infatti l’88% del totale, mentre le seconde di accontentano del 12%. Tra le nazioni svettano gli Stati Uniti, seguiti da Cina e Germania, mentre l’Italia si attesta all’11° posto con 53 super ricchi, appena dietro alla Francia e davanti a Brasile e UAE.

La classifica della città

La città con il maggior numero di billionaires è NY con 113 ricchissimi, seguita da Hong Kong, San Francisco, Mosca e Londra. La pandemia di Covid-19 ha però colpito anche questi magnati, soprattutto quelli attivi nel settore delle spedizioni, dell’abbigliamento – compreso il lusso – e dell’aerospace, mentre è andata molto meglio agli imprenditori del settore tecnologia, assicurazioni, servizi e sanità, cresciuti tra il 6% e il 9% durante i primi cinque mesi del 2020.

Gli hobby dei nababbi

L’indagine ha preso in esame anche che cosa fanno i miliardari con i loro soldi nel tempo libero. Alcuni di queste attività spesso sono davvero curiose: il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ama giocare a polo sul suo monopattino Segway, Elon Musk cucinare biscotti e giocare ai videogames, Serge Brin, il co-fondatore di Google, adora esibirsi al trapezio, mentre il fondatore della Virgin Richard Branson predilige dedicarsi al kitesurf e al tennis e soprattutto bere dell’ottimo the, fino a 20 tazze al giorno. Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg si dedica alla caccia, per poi cucinare le sue prede al barbecue, altra sua grande passione. Il CEO di Apple Tim Cook preferisce invece il fitness e le escursioni. Il presidente russo Vladimir Putin adora invece andare nella taiga siberiana, pescare nei laghi di montagna o fare rafting, oltre ad essere un maestro nelle arte marziali. L’ex presidente USA Donald Trump si dedica al golf, così come il nostro premier Mario Draghi.

Anche se ogni magnate ha il suo hobby preferito, Wealthx è riuscita comunque a stilare una lista degli svaghi favoriti, tra cui spicca la filantropia, cui si dedica ben la metà dei miliardari, destinando una parte della propria ricchezza agli altri – con la possibilità anche di beneficiare della detrazione dai redditi – per opere caritatevoli e per diffondere l’arte e la cultura. I più impegnati in questo campo sono i coniugi Bill e Melinda Gates, che attraverso la loro Fondazione gestiscono centinaia di progetti ogni anno e ora sono particolarmente impegnati nella corsa ai vaccini.

Al secondo posto tra gli hobby preferiti – con il 43,4% – c’è lo sport che spazia dal golf ai cavalli, dal tennis al polo, passando per la vela. C’è chi invece ama investire ingenti capitali in squadre sportive come, per esempio, han fatto con successo Silvio Berlusconi con il Milan, Massimo Moratti con l’Inter o il magnate russo Roman Abramovič con il Chelsea.

Le persone più ricche del globo amano possedere i mezzi per volare e viaggiare dove, quando e come vogliono, risparmiando prezioso tempo. Per molti di questi – circa il 30% – sborsare cifre astronomiche per i più, è solo un piccolo prezzo da pagare per viaggi comodi, sicuri e privati. Ecco allora che molti di loro possiedono compagnie aeree o jet privati.

Circa il 21 % dei billionaires si dedica all’arte, collezionando opere di altissimo pregio e che si dimostrano il più delle volte anche un ottimo affare. La collezione di arte moderna e contemporanea della famiglia Abramovič è tra le più ricche al mondo, così come quella del cinese Yang Bin. Tra i maggiori collezionisti al mondo c’è Bill Gates, appassionato di impressionismo, che nel 1994 acquistò per 30,8 milioni di euro il “Codice Leicester di Leonardo Da Vinci” o il principe saudita Mohammed bin Salman che acquistò il “Salvator Mundi” per 450 milioni di dollari (e su cui ultimamente ci sono dei dubbi sulla sua autenticità).

Nella classifica di Wealthx al quarto posto degli hobby preferiti dai paperoni – con il 23,3% – c’è la politica. L’ex presidente Donald Trump è stato il più celebre negli ultimi anni, ma come non ricordare il magnate dell’editoria finanziaria e sindaco di New York Michael Bloomberg o la famiglia Bush che ha governato l’America, la Florida e il Texas

per anni. Sempre in USA John, Robert e Edward Kennedy sono stati i protagonisti indiscussi di una memorabile stagione politica. In Italia, dopo Silvio Berlusconi, ma con meno successo ci hanno provato anche il patron di Tod’s Diego Della Valle e Luca di Montezemolo con Italia Futura. Tra gli imprenditori di successo attivi in politica c’è da annoverare anche Carlo De Benedetti, che “ha sempre svolto un ruolo importante nello sviluppo della sinistra italiana” come ha affermato l’indimenticato Giampaolo Pansa.