Home Politics Europee 2024 Sei un giornalista disoccupato? Candidati alle Europee

Sei un giornalista disoccupato? Candidati alle Europee

Sei un giornalista disoccupato? Candidati alle Europee

Perché leggere questo articolo? Santoro e Annunziata, Ruotolo e Tarquinio. Ma anche Meloni e Renzi. Volti noti della carta stampa o tv. Giornalisti solo “sulla carta”, come i leader di partito. E direttori di giornali senza il tesserino. Quanti giornalisti candidati alle Europee.

La politica non va in vacanza. No ok, questo forse è un po’ troppo. Resta il fatto che ieri, Primo Maggio e Festa dei Lavoratori, sono state depositate le liste ufficiali dei candidati alle Europee. Tra i tanti mestieranti della politica, spiccano anche volti nuovi e candidature avventurose. Molte delle quali hanno un tratto comune: la professione. Sono tantissimi i giornalisti nelle liste dei candidati alle Europee. Volti noti della carta stampa o tv. Giornalisti solo “sulla carta”, come i leader di partito. E direttori di giornali senza il tesserino. Quanti giornalisti alle Europee!

I giornalisti alle Europee

Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Quest’ultimo non è candidato alle Europee, ma tutti e tre i leader del maggioranza hanno sul curriculum la dicitura “giornalista“. Non è una prerogativa della destra, e nemmeno una novità. In Italia molti giornalisti sono diventati parlamentari, tanto che nel Parlamento uscente se ne contavano ben trentatré che nel 2018 avevano abbandonato la professione per entrare nei due rami del Parlamento. Le cose con la nuova legislatura non sono granché cambiate. Le Europee in arrivo, però, sono un tripudio di giornalisti candidati.

A Strasburgo c’è già stato, sempre in qualità di eurodeputato, ma Michele Santoro è più noto al grande pubblico in qualità di conduttore tv. E’ probabile che pochi ricordino il suo passaggio a Bruxelles, risale a vent’anni fa. Santoro fu eletto nelle liste di Romano Prodi “Uniti nell’Ulivo”. Resistette solo un anno all’Europarlamento, troppo forte la tentazione di tornare in onda dopo il cosiddetto “Editto Bulgaro” di Berlusconi che lo ostracizzò dalla tv per qualche tempo.

Volti noti, giornalisti solo sulla carta e direttori senza tesserino

Santoro è capolista di “Terra e Libertà”, formazione che annovera tra i candidati anche Vauro Senesi, giornalista ma più noto come vignettista. Tra i banchi di Bruxelles potrebbe andare in scena lo scontro che ha infiammato i salotti tv. Michele Santoro potrebbe vedersela con Lucia Annunziata, capolista del Pd al sud. “Non la sopporto” ha detto recentemente di lei l’ex conduttore di Annozero, dove nel 2009 Annunziata accusò Santoro di essere troppo filo-palestinese.

Un ex collaboratore storico di Santoro sarà invece al fianco di Annunziata. Sandro Ruotolo è candidato del Pd, secondo nome dietro proprio la conduttrice di Rai3. I dem hanno fatto incetta di giornalisti per queste Europee. A completare il trittico c’è la candidatura di Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire, contestata dalla base per le posizioni distanti dal partito in politica estera e di diritti civili.

Si è dovuto seriamente impegnare a promettere di abbandonare la professione di giornalista in caso di elezione alle Europee Gaetano Pedullà. Il direttore de La Notizia è candidato nelle liste del Movimento Cinque Stelle. “O fai politica o fai informazione” è il messaggio pubblicato da Giuseppe Conte sui social nell’annunciare la squadra per Bruxelles. Un messaggio che difficilmente si concilia con il percorso di Matteo Renzi, leader di Stati Uniti d’Europa, dopo essere stato direttore editoriale de Il Riformista, pur senza avere il tesserino da giornalista.

Europee, patria di giornalisti candidati

L’Europa è la casa degli onorevoli giornalisti. Dalla televisione ai ruoli di comando dell’Unione europea è passato il compianto David Sassoli. Giornalista, iscritto all’Ordine dal 1990, è l’attuale commissario ed ex premier Paolo Gentiloni. Su e giù con Bruxelles ha fatto anche Marco Taradash, storica voce di Radio Radicale, con una lunga militanza nel partito di Marco Pannella e qualche esperienza dei liberali di centrodestra. E’ già stato eurodeputato dal 1989 al 1994. E’ partita dalla Federazione giovanile Repubblica l’esperienza politica di Alessandro Cecchi Paone, di mestiere conduttore televisivo. Anche lui sarà nelle liste di Stati Uniti d’Europa, con la dicitura “detto Pavone”, perchè “molti credono che io sia parente di Rita Pavone”. Linea al meteo.