“Io sono un privilegiato. Se verrò bandito dalla Rai non mi cambia la vita. E se la Rai mi fa causa ho i mezzi per potermi difendere”. La chiave dello scontro Rai-Fedez, probabilmente, sta tutta in queste due frasi da cui nascono più interrogativi. Perché Fedez ha voluto fare tutto questo? Per nobili fini o visibilità? E giova davvero alla Rai andare allo scontro (fino agli estremi) con Fedez?

Rai-Fedez, perché Salvini invita “al confronto”
Per chi un po’ se ne intende di comunicazione, la risposta ovviamente è no. Tanto è vero che lo stesso Matteo Salvini, nonostante gli attacchi verso la Lega del rapper, ha sempre “invitato Fedez al confronto”. Come mai? Semplice: i follower (sommati) di Chiara Ferragni e Fedez sono troppi, e andare allo scontro è un rischio. Il cantante, infatti, fa presa su molti giovani ed è molto ascoltato da una fetta di elettorato di Salvini.
Quel che è certo, però, è che la questione è approdata in vigilanza Rai. Dove il direttore di Rai 3 Franco Di Mare ha difeso l’operato della Rai a spada tratta. “Si tratta di una vicenda che ha fatto molta polemica e rumore – ha affermato – ma che nasce dalla manipolazione dei fatti. Si sarebbe dovuta dimostrare una censura che, da parte della Rai, non è mai avvenuta.
Rai-Fedez, conviene davvero andare allo scontro?
Morale? La Rai nega tutto, difende la vicedirettrice Ilaria Capitani e preferisce andare allo scontro. Braccio di ferro che già una volta, con Beppe Grillo, non ha portato fortuna. Tanto che gli analisti che paragonano Fedez a Grillo già crescono come funghi: che sia un preambolo ad una discesa di Fedez in politica? Il rapper giura di no, ma in futuro chissà.