Home Politics Giani e il centrosinistra conquistano la Toscana: top e flop nei due schieramenti

Giani e il centrosinistra conquistano la Toscana: top e flop nei due schieramenti

Giani e il centrosinistra conquistano la Toscana: top e flop nei due schieramenti

Eugenio Giani si conferma presidente della Regione Toscana, centrando il bis e garantendo altri cinque anni di guida progressista alla regione. “Sono emozionato. Grazie Toscana!“, ha dichiarato a caldo il neo-governatore, espressione del “campo largo” progressista sostenuto da Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e la lista civica ‘Eugenio Giani Presidente – Casa Riformista’.

Il successo del campo largo e la soddisfazione Dem

La vittoria di Giani rappresenta una boccata d’ossigeno per il centrosinistra, che aveva incassato recenti sconfitte nelle Marche e in Calabria. Il distacco sullo sfidante Alessandro Tomasi (circa 15 punti percentuale: 53,99% contro 40,82%) fotografa una Toscana che resta una roccaforte ‘illuminata e riformista’. “Ha vinto la Toscana illuminata e riformista. Il risultato è stato chiaro fin dai primi scrutini. Ed è un voto che guarda al futuro. È una soddisfazione straordinaria”, ha spiegato lo stesso Giani in conferenza stampa.

L’esultanza di Schlein e le prospettive future

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha esultato per il risultato e sottolineato: “Chi si era affrettato a dichiarare la fine del campo largo è stato smentito, andiamo avanti, siamo in buona salute, ci prepariamo a vincere anche le prossime regionali”. Un successo che, per Schlein, rafforza la strategia della coalizione e potrebbe fare da volano per le sfide in Puglia e Campania. “L’unità fa bene a tutti ed è condizione necessaria per vincere, con questo spirito unitario ci prepariamo alle prossime sfide”, ha aggiunto. Non mancano, per molti esponenti Pd, accenti autocritici verso le correnti più populiste, mentre prevalgono l’orgoglio per la scelta del candidato e del messaggio riformista: “La candidatura del nostro Eugenio Giani è stata la scelta migliore”, scrive Pina Picierno sui social.

M5S, Avs e la prova di una coalizione plurale

Se nel centrosinistra il Partito Democratico sfiora il 35%, Casa Riformista si attesta vicino al 9% e Avs cresce al 7%, il Movimento 5 Stelle fatica a superare il 5% ed esprime il proprio percorso difficile, pur rivendicando la scelta unitaria. “Abbiamo dato un contributo in un percorso, per noi difficile… siamo lieti di aver contribuito anche noi a questa vittoria”, ha dichiarato Giuseppe Conte. Giani loda tutte le liste che lo hanno sostenuto, sottolineando la “pluralità” del progetto: “Un risultato plurale che dà forza a un progetto inclusivo e progressista, capace di interpretare la complessità della nostra regione”.

Le congratulazioni di Meloni e la reazione del centrodestra

Dal centrodestra arrivano il fair play di Alessandro Tomasi e i complimenti istituzionali di Giorgia Meloni: “Congratulazioni a Eugenio Giani per la vittoria delle elezioni regionali in Toscana e auguri di buon lavoro”. Al contempo, la Presidente del Consiglio ringrazia Tomasi e tutta la coalizione per la “dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa”.

Il flop del centrodestra e il crollo della Lega

Nel centrodestra si respira delusione, malgrado il risultato elettorale fosse largamente previsto. Tomasi si è fermato poco sopra il 40%, un dato inferiore rispetto alle aspettative della vigilia e superiore solo di qualche decimale alla candidata leghista di cinque anni fa. “Ora inizia un’altra partita e dalle sconfitte si costruiscono le vittorie. Sono assolutamente determinato”, ha dichiarato Tomasi, deciso a restare in politica come consigliere regionale. Ma il vero flop è quello della Lega di Vannacci che, sotto la soglia del 5%, passa dal 21,7% delle scorse regionali al 4,4%, eleggendo forse un solo consigliere. Il partito di Salvini vede così confermato il trend negativo delle ultime tornate elettorali, complice anche una campagna interna “criticata” da Susanna Ceccardi.

I numeri degli schieramenti e l’analisi delle liste

Nell’analisi dei dati, Fratelli d’Italia si conferma oltre il 26,7% ma non sfonda, Forza Italia mostra una crescita contenuta sopra il 6%, mentre Noi Moderati si ferma poco sopra l’1%. Secondo Maurizio Lupi (Noi Moderati), “si vince puntando ai voti degli astenuti e convincendo gli elettori degli altri schieramenti, non indebolendo le liste della propria coalizione”. Contenuto anche il risultato della lista “Tomasi presidente” (2,38%).

Toscana Rossa e le alternative a sinistra

Sullo sfondo emerge anche la figura di Antonella Bundu per Toscana Rossa. “Siamo partiti che ci attribuivano lo 0,5% e abbiamo combattuto senza essere certi di riuscire ad entrare”, ha affermato Bundu, soddisfatta dei risutalti raggiunti e aperta al dialogo: “Noi dialoghiamo sempre con tutti”.

Un tema che attraversa entrambi gli schieramenti è quello dell’affluenza, scesa a livelli storicamente bassi (47,3%). Nonostante ciò, Giani rivendica con orgoglio i numeri dei suoi territori: “Il 48% dei votanti è un dato da leggere in quel contesto. E sono particolarmente fiero che la mia provincia, Firenze, abbia superato il 53% e che il mio comune, Sesto Fiorentino, abbia raggiunto quasi il 60%”.

Il futuro della coalizione progressista: modello toscano per l’Italia?

Al di là della Toscana, la posta in gioco è nazionale. Il risultato rappresenta un modello per la costruzione di una coalizione capace di coagulare forze diverse: “Questo voto è un segnale che parte dalla Toscana e parla al Paese. Quando c’è un buon governo progressista, capace di rispondere ai bisogni delle persone, si crea consenso. Questo può essere il modello su cui costruire una coalizione vincente anche a livello nazionale”, ha detto Giani. Il presidente ha chiuso l’intervento assicurando: “Da questo momento sarò il presidente di tutta la Toscana. Continueremo a lavorare per una Toscana laboratorio di buon governo, esempio per il centrosinistra nazionale.”