Home Politics Il Pse ha già perso le Europee: candida Commissario un “signor nessuno”

Il Pse ha già perso le Europee: candida Commissario un “signor nessuno”

Il Pse ha già perso le Europee: candida Commissario un "signor nessuno"

Perché leggere questo articolo? Il Pse si è riunito in Congresso nel weekend. Dall’assise romana emerge un chiaro segnale: Compagni, se tutto va bene arriviamo secondi! La scelta del candidato commissario, un anonimo burocrate lussemburghese, è quantomeno emblematica. 

No agli accordi con le destre, un manifesto programmatico e un bagno di entusiasmo per la padrona di casa Schlein. Il Pse si è riunito in Congresso a Roma e ha scelto chi candidare a Commissario in caso di vittoria. Nicolas Schmit sarà lo “Spitzenkandidat”. Se vi state chiedendo cosa e soprattutto abbiate appena letto, non vi preoccupate. Il dubbio è più che lecito, ma porta con sé una certezza: se tutto va bene, la più importante famiglia della sinistra europea arriverà seconda. Una nomina, insomma, quella del Pse che è ammissione di sconfitta.

Nicolas Schmit, il “signora nessuno” candidato dal Pse alla sconfitta

Mancava solo l’ufficialità, e al Congresso del Pse a Roma è arrivata. L’attuale commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, il lussemburghese Nicolas Schmit, è lo Spitzenkandidat del Partito Socialista Europeo per le elezioni europee del 6-9 giugno. “Come candidato comune mi troverete pienamente impegnato al vostro fianco, abbiamo un progetto di speranza, progresso, giustizia e prosperità condivisa“, ha assicurato Schmit parlando al Congresso di Roma di sabato (2 marzo): “Sono pronto a guidare la nostra famiglia politica per difendere le nostre idee, per parlare con i cittadini, i lavoratori, gli agricoltori, per ascoltare le loro preoccupazioni”.

Schmit ha alle spalle una lunga esperienza ai massimi livelli negli Affari europei, sia come Ambasciatore del Lussemburgo, sia come rappresentante permanente dell’Unione europea a Bruxelles dal 1998 al 2004. “Da quando ha guadagnato la prima linea della politica nazionale, Nicolas Schmit ha servito il suo Paese in qualità di ministro delegato per gli Affari esteri e l’Immigrazione, ministro del Lavoro, dell’Occupazione e dell’Immigrazione, e come ministro del Lavoro, dell’Occupazione e dell’Economia sociale e solidale”.

Il Congresso alla Nuvola di Roma

Il Partito socialista europeo ha scelto Roma per il suo congresso chiamato a eleggere il proprio Spitzenkandidat al fine di contendere la guida della Commissione Ue a Ursula von der Leyen, candidata del Ppe. A fare gli onori di casa la segretaria del Pd Elly Schlein, con la giornata che è iniziata con un omaggio comune dei vertici di Pse, Pd e Psi alla stele di Lungotevere Arnaldo da Brescia per commemorare l’omicidio di un secolo fa di Giacomo Matteotti da parte dei fascisti, di quest’anno ricorre il centenario.

La giornata clou dell’assise che si è svolata alla Nuvola dell’Eur è stata domenica. Oltre all’elezione dello Spitzenkandidat, alla presenza dei premier socialisti europei, il Pse ha adottato un manifesto del programma per le Europee con il lavoro, la transizione green, i diritti al centro. Il messaggio più evidente che arriva dal congresso del Pse è quello di totale chiusura a qualsiasi accordo con l’estrema destra europea. Dai conservatori dell’Ecr guidati da Giorgia Meloni a Id, il gruppo di Identità e Democrazia in cui è presente anche la Lega di Salvini, così come i “post-nazisti” tedeschi dell’AfD.

Nessuna apertura alla destra, che ha altri nomi in mente

“Ci batteremo contro chi diffonde odio e divisione. Non correremo dietro l’estrema destra. Nessun contatto con Ecr e Id. Al Ppe e al Alde dico siate coerenti con la vostra storia: non si deve normalizzare l’estrema destra”, l’avvertimento dello Spitzenkandidat Schmit. Che non sembra mettere troppo all’erta le altre famiglie europee. A giugno, il nome di Schmit sarà meno probabile rispetto ad altri Spitzenkandidaten. I Verdi Europei hanno scelto la tedesca Terry Reintke e l’olandese Bas Eickhout al Congresso di Lione il 2-4 febbraio, La Sinistra l’austriaco Walter Baier al Congresso di Lubiana il 23-24 febbraio, le intenzioni dei liberali di Renew Europe non sono ancora chiare a riguardo, mentre il Partito Popolare Europeo è pronto a confermare la candidatura dell’attuale presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen – unico nome in lista – al Congresso a Bucarest tra mercoledì e giovedì (6-7 marzo).