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Nasa a Musk: Elon, se ti droghi abbiamo un problema

Nasa a Musk: Elon, se ti droghi abbiamo un problema

Perché leggere questo articolo? Un articolo del Wall Street Journal, rivelerebbe il consumo di Lsd, cocaina, ecstasy, ketamina e funghi da parte di Elon Musk. Le ricadute dell’uso di droga da parte del fondatore di Tesla sarebbero enormi sulle aziende. Ma anche per il governo americano e per la Nasa. 

“Elon, abbiamo un problema”. La querelle – allucinante, è il caso di dirlo – sui problemi di droga di Elon Musk fa pensare alla celebre frase di Apollo 13. Huston diventa Elon, ma resta un bel problema. Non solo per il patron di Tesla, ma anche per gli Stati Uniti. Se il consumo di sostanze stupefacenti illegali da parte di Musk venisse accertato, le conseguenze sarebbero enormi. In America, sulla Terra e anche nello spazio.

L’allucinante querelle sulle droghe di Elon Musk

Andiamo con ordine. Un recente articolo del Wall Strett Journaldi cui La Stampa ha acquisito i diritti per la riproduzione in Italia – ha lanciato la bomba. Stando a quanto riporta l’articolo di Emily Glazer and Kirsten Grind, tra le abitudini dell’influente miliardario rientrerebbe il consumo di un mix di LSD, cocaina, ecstasy, funghi magici e ketamina. Se vi state chiedendo cosa siano i funghi magici, è la traduzione letterale di “magic mushrooms”. Altro non sono che i funghetti allucinogeni, dagli studiosi realisticamente ritenuti la prima sostanza psicotropa utilizzata dall’uomo – probabilmente già dal 2mila a.C. in Sud America.

Per quanto interessante – e a tratti formativo – possa essere il dibattito sulle abitudini del signor Musk, alla discussione sembra mancare un elemento, tutt’altro che irrilevante. Le ripercussioni economiche che il consumo di sostanze illegali possono avere sulle aziende di Elon Musk possono essere enormi. Se ne sono accorti numerosi dirigenti e membri del consiglio di amministrazione di Tesla. Il WSJ riporta i timori dei manager sul fatto che l’uso di droghe da parte di Elon Musk possa danneggiare l’andamento delle sue aziende.

Le ripercussioni aziendali

Le passate esperienze di Musk con l’uso di droghe hanno già avuto conseguenze negative sulle performance finanziarie delle sue aziende. Nel 2018, durante un’apparizione sullo show radiofonico di Joe Rogan, in cui fumò erba e bevve whisky in diretta, le azioni di Tesla registrarono un crollo del 10% il giorno successivo. Il comportamento di Musk ha suscitato preoccupazione, anche perché è in aperta contraddizione con le regole stabilite all’interno delle sue stesse aziende. Le direttive aziendali di SpaceX e Tesla, infatti, proibiscono esplicitamente l’uso di sostanze illecite.

Alcuni consiglieri di Tesla, incluso l’attuale presidente del consiglio di amministrazione, Robyn Denholm, avrebbero discusso della questione con Kimbal Musk, il fratello minore di Elon, cercando spiegazioni sul comportamento del magnate, evitando accuratamente di utilizzare la parola “droga”. Oltre alle questioni aziendali, l’uso di droghe da parte di Musk potrebbe mettere a rischio i contratti di SpaceX con la NASA e il governo degli Stati Uniti, che superano i 14 miliardi di dollari. I contratti federali impongono infatti alle sue aziende di rispettare il Drug-Free Workplace Act, che richiede ambienti di lavoro privi di droghe come condizione per ottenere incarichi o sovvenzioni federali. La violazione di queste norme potrebbe avere conseguenze gravi, mettendo in pericolo i contratti di SpaceX e influenzando il programma spaziale statunitense.

La droga mette nei guai Musk ma anche la Nasa

La relazione di SpaceX con il governo federale degli Stati Uniti è sui generis. Una relazione fino a ora fruttuosa, ma che potrebbe ritorcersi contro entrambi i contraenti. Il governo statunitense ha conferito contratti di notevole valore a SpaceX, che si conferma essere una figura chiave nel trasporto degli astronauti della Nasa verso la Stazione spaziale internazionale. L’uso di sostanze stupefacenti da parte di Musk solleva serie preoccupazioni in merito a questa partnership. Infatti il Drug-Free workplace act impone con fermezza che le imprese che sottoscrivono appalti governativi o ricevono sovvenzioni federali debbano garantire ambienti di lavoro esenti da sostanze stupefacenti. Secondo le informazioni riportate dal Wall Street Journal, i contratti di Space X sarebbero a rischio e con loro mille miliardi di dollari e decine di migliaia di posti di lavoro legati al programma spaziale statunitense. In risposta all’articolo l’avvocato di Elon Musk, Alex Spiro, ha dichiarato che il magnate si sottopone regolarmente a test antidroga superandoli tutti. Sarebbe se fosse vero. Per Musk, ma anche per gli astronauti americani, che così continuerebbero ad avere il passaggio garantito per lo spazio.