Home Politics L’assalto di Bandecchi? Sai che novità per la politica italiana (e non solo)

L’assalto di Bandecchi? Sai che novità per la politica italiana (e non solo)

L’assalto di Bandecchi? Sai che novità per la politica italiana (e non solo)

a cura di Fabio Massa

C’è un video che è diventato virale di Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni, che prova a mettere le mani addosso a un consigliere comunale di opposizione. E’ l‘ennesima scenata di un uomo, Bandecchi, che può essere tranquillamente definito un “arci-Italiano”.

Bandecchi, un italiano in purezza con tutti i suoi difetti e i suoi pregi

Ovvero, un italiano in purezza. Con tutti i suoi difetti e i suoi pregi. Ma dove i difetti diciamo che spiccano molto. Noi – ben prima che diventasse il personaggio virale che è – l’abbiamo raccontato QUI. I pregi imprenditoriali (che non sempre coincidono con purezza morale, anzi) sono evidenti, altrimenti non avrebbe i soldi che ha fatto con la sua università privata e tutto il resto. Sui difetti c’è da dire che il suo essere sopra le righe è ormai una costante.

Al chiuso delle salette degli oratori, negli androni, volano schiaffi e pugni

Ma c’è qualcosa che turba nel modo con il quale i giornali stanno trattando il suo caso. Nella mia carriera di cronista ho assistito a centinaia di consigli comunali e provinciali e regionali. Ho visto sedie volare, denunce, vigili intervenire, insulti, sputi, lancio di oggetti (dalle penne alle arance). Ho visto consiglieri svenire ed essere portati via in ambulanza, ho visto arrivare un consigliere in ambulanza (tanti anni fa, c’era un consigliere decisivo per la maggioranza del Comune di Assago e non poteva mancare: arrivò in lettiga). E tutto questo nei consigli democraticamente eletti. Figurarsi poi nelle assemblee di condominio. Al chiuso delle salette degli oratori, negli androni, volano schiaffi e pugni. Questo giustifica Bandecchi? Assolutamente no. Ma smettiamola di alzare il ditino, “così non si fa, dove andremo a finire signora mia”. Perché siamo già finiti male da un pezzo, purtroppo.