Home Politics Il presidente Bbc si dimette, e Fuortes rimane inchiodato alla poltrona

Il presidente Bbc si dimette, e Fuortes rimane inchiodato alla poltrona

Rai

(di Fabio Massa)

Perche questo articolo potrebbe interessarti: in Rai la posizione di Carlo Fuortes pare inamovibile. E’ saltato il sistema Cencelli. E Fratelli d’Italia resta a bocca asciutta. Nel frattempo, a Londra…

Molto spesso si dice che la Rai dovrebbe essere come la Bbc. Servizio pubblico vero, si dice. E ogni presidente o amministratore delegato che arriva, ripropone la stessa storiella: Rai come Bbc. Il Cavaliere l’ha ripetuto mille volte. Poi, quando è stato al potere, ha usato la Rai esattamente come facevano prima i socialisti e prima ancora i democristiani. Che perlomeno avevano un metodo: tre reti, ben divise, e Cencelli permanente per tutti. Poi, con l’avvento dei governi di centrosinistra, e poi di quello giallo-verde e infine di quello rosso-verde, il sistema Cencelli è saltato. Semplicemente, chi arriva prova a prendersi tutto, con buona pace della storica divisione tra reti.

Rai, paradosso Fdi: nemmeno un esponente nel cda

Quello che però si sta registrando in questi lunghi mesi di governo Meloni riesce ad essere addirittura peggio di quanto è avvenuto precedentemente. Perché la forza di maggioranza relativa, ovvero Fratelli d’Italia, non ha neppure un esponente nel cda Rai. Il motivo? Una promessa che Draghi non mantenne con l’attuale presidente del consiglio. L’amministratore delegato della tv di Stato, pagata dai soldi dei contribuenti, è chiaramente e lampantemente nominato dal centrosinistra.

Rai, Fuortes rimane abbarbicato alla poltrona

Una carriera all’ombra di Dario Franceschini, plenipotenziario della Cultura a Roma e in Italia, e grande supporter di Elly Schlein, Carlo Fuortes è stato indicato il 9 luglio 2021 come nuovo ad dall’allora ministro Daniele Franco. Caduto poi il governo, e vinte le elezioni dal destra-centro a settembre 2022, è rimasto abbarbicato alla sedia. Gli è stato proposto di tornare a fare il suo lavoro, ovvero fare il sovrintendente di teatri d’opera. Ma quando era quasi chiusa per la Scala di Milano il sindaco Beppe Sala si è messo di traverso, anche pare per l’opposizione di ambienti vicini a Banca Intesa. E non se ne è fatto nulla, così come non se ne è fatto nulla da altre parti. Fuortes è rimasto là, discusso ma inamovibile, non rimosso neppure dopo che durante il festival di Sanremo Fedez ha stracciato la foto di un viceministro, mettendolo a testa in giù. Neppure dopo che Rosa Chemical ha simulato un amplesso. In altri tempi sarebbe venuto giù tutto.

L’immobilità di Fratelli d’Italia in Rai: ridateci il Cencelli…

Ora invece Fratelli d’Italia pare ricalcare le orme – passettino per passettino, immobilità per immobilità – di quanto aveva fatto la Lega nella sua prima esperienza di governo con i pentastellati. Incredibilmente Matteo Salvini aveva puntato tutto sul presidente, Marcello Foa, invece di andarsi a prendere il pezzo pregiato, ovvero la poltrona di amministratore delegato che invece finì a Fabrizio Salini. Il resto? Sostanziale immobilità tranne un presidio molto forte sui Tgr. La Meloni sta facendo lo stesso. Fuortes rimane al suo posto, e tutto il resto gli rimane inchiavardato intorno. Ognuno difende il fortino. Quasi quasi, vien voglia di rimpiangere il vecchio Cencelli. Almeno si sapeva che quando uno vinceva aveva vinto e comandava, e se perdeva aveva perso e finiva in naftalina.

Nel frattempo il presidente della Bbc si dimette…

Inciso finale. A proposito della Bbc, si è dimesso oggi Richard Sharp. Il motivo? Non ha dichiarato di aver favorito un prestito di un milione di dollari all’ex primo ministro Boris Johnson. Insomma, Sharp si è dimesso perché non ha fatto una dichiarazione adeguata di eventuali conflitti di interessi. Sì, la Rai non potrà mai essere la Bbc, questo è certo.