Home Politics Facci: “Sardegna sopravvalutata, Conte e Schlein assicurazione sulla vita per Meloni”

Facci: “Sardegna sopravvalutata, Conte e Schlein assicurazione sulla vita per Meloni”

Programma di Filippo Facci

Perché leggere questo articolo? Alessandra Todde batte per un soffio il rivale Truzzo in Sardegna. E scuote l’intero panorama politico nazionale. Il giornalista Filippo Facci ha commentato a True-News.it il risultato delle regionali.

Le dico la verità: non è che mi sia occupato troppo di Sardegna recentemente“. La telefonata con Filippo Facci, giornalista e romanziere, inizia all’insegna dell’onestà. Il vecchio motto dei 5 stelle, freschi vincitori della tornata elettorale in Sardegna, con la prima Governatrice della storia dell’Isola, non abbaglia più di troppo l’autore di “La guerra dei trent’anni” e di altri libri su Tangentopoli. Per Facci “in Italia si tende a sopravvalutare qualsiasi elezione“. Ecco la sua analisi – senza filtri – a True-News.it sul voto in Sardegna.

Dottor Facci, cosa ne pensa dei risultati delle elezioni regionali in Sardegna?

Alla fine è stato meno di mezzo punto percentuale a dividere i due contendenti. Con circa 1500 voti di differenza, il centrodestra si macera nella sconfitta. Un po’ come faceva la sinistra storica. Dall’altra parte, invece, il centrosinistra si sta auto-incensando con la vittoria. Un po’ come ha fatto il centrodestra – non storico – di Giorgia Meloni nelle scorse politiche. Tutte le analisi fin ora fatte su questi risultati elettorali si sono soffermate sulla debolezza del candidato perdente, sull’accidentalità della giallorossa vincente e anche sul peso improbabile che possa avere sul Governo il voto di una regione quale è la Sardegna. Che, di certo, non è tra le regioni ritenute più importanti.

Abbiamo sopravvalutato il peso della Sardegna?

Sì. Ma non è per demerito della Sardegna. In Italia si tende a sopravvalutare ogni elezione. Basta spostare una virgola, una frazione percentuale, e secondo i giornali devono cambiare gli equilibri mondiali. Ma non è faziosità affermare che invece non cambia niente. C’è da chiedersi se il rammarico per questo risultato elettorale non sia sparpagliato solo nel centrodestra. Ma anche in una larga parte del centrosinistra, fino a ieri bonacciniano e lettiano, totalmente avverso a Conte. E’ anche una debacle per tutti quei politologi e analisti “moderati” che ormai vanno dicendo da anni che l’asse Pd-5 Stelle non avesse futuro. C’è da chiedersi se questo breve intervallo del voto sardo abbia semplicemente reso meno inclinato il Campo Largo. Il duo Conte-Schlein è antistorico. Destinato comunque a schiantarsi.

Perciò, secondo Filippo Facci, il Campo Largo non ha futuro?

Tutti gli analisti ufficialmente non schierati pensano che il dramma della sinistra di Schlein sia proprio l’asse con Conte. Un’autentica assicurazione sulla vita del governo Meloni. Un’alleanza che per ora prende respiro e ritarda la propria morte. La destra non ha veri avversari. E infatti, con questa sconfitta in Sardegna, paradossalmente Meloni ha fatto quasi un affare. Perché così il suo nemico eternamente perdente vivrà più a lungo. Il Campo Largo ha solo prolungato la sua agonia.

Quindi la vittoria del centrosinistra a queste elezioni è stato un caso?

Sì, è la vittoria del neofita. Todde è una specie di Frankenstein del contismo e dello schleinismo destinato a dissolversi coi suoi capibastone.

Tra Salvini e Meloni chi ha fatto peggio in Sardegna?

Francamente, non me ne sono interessato tanto. Da queste Regionali in Sardegna ho capito che il candidato era sbagliato. Bastava solamente guardare i voti a Cagliari. Il candidato di centrodestra è stato punito nella città di cui è sindaco più che altrove. E’ la destra che ha perso, più che la sinistra ad aver vinto.

Dottor Facci, il Governo rischia qualche contraccolpo? E la Lega invece rischia di sparire?

No, non ci sono ragioni per cui dovrebbe averlo. Mentre la Lega no, non sparirà mai. Al contrario di quello che rappresenta il partito di Giuseppe Conte, che continuerà a vivere come eterna contraddizione. Personalmente, non ho mai smesso di sostenere che i 5 Stelle nascano e continuino ad essere un movimento di protesta. Cosa che la Lega non è più da anni ormai.