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La denuncia ad Axl Rose aiuta il patriarcato

La denuncia ad Axl Rose aiuta il patriarcato

Perché leggere questo articolo? Axl Rose, cantante dei Guns N’ Roses, è stato denunciato per un presunto stupro avvenuto più di trent’anni fa. Un’autentica follia, che rischia di rivelarsi controproducente per la causa. Mosse del genere, che evidentemente nascono dal solo desiderio di spillare soldi, non fanno che aiutare la cultura patriarcale e i violenti. 

Axl Rose, storico frontman dei Guns N’Roses è stato citato in giudizio da un ex modella di Penthouse. L’accusa è di violenza sessuale. Il fatto incriminato sarebbe accaduto nel 1989. Dopo più di trent’anni, Sheila Kennedy – eletta “Pet of the Year” nel 1983 sulla rivista Penthouse – si è decisa a denunciare il cantante. Un tempismo quantomeno sospetto. E che – più che la causa del femminismo – per assurdo rischia di favorire il patriarcato.

Axl Rose un “uomo delle caverne” trentaquattro anni dopo

Il frontman di Guns n’ RosesAxl Rose è stato portato in tribunale a New York da una ex modella di Penthouse che lo accusa di averla trascinata a letto «come un uomo delle caverne» e di averla stuprata. L’episodio denunciato da Sheila Kennedy, «Pet of the Year» del 1983 sul magazine a luci rosse, risale al 1989, quando Rose, che oggi ha 61 anni, era all’apice del successo, reduce dalla pubblicazione di Appetite for Destruction e G N’ R Lies.

Davanti alla Supreme Court di New York, la donna, che allora aveva 26 anni, ha accusato il musicista di averla legata e brutalmente sodomizzata contro la sua volontà. Secondo la donna Rose avrebbe dato ai suoi ospiti cocaina, champagne e altri alcolici e avrebbe tenuto “un comportamento aggressivo, da uomo delle caverne”. A quel punto Kennedy, intenzionata a lasciare la festa, sarebbe stata “spinta a terra” da Rose che l’avrebbe “trascinata nella sua camera da letto”. Subito dopo il cantante “la gettò sul letto e le legò le mani dietro la schiena, con le ginocchia insanguinate“, si legge nella causa. La modella “sentiva di non avere via di fuga e decise di stare sdraiata sul letto e aspettare che Rose, che la trattava come un oggetto per il suo piacere sessuale, finisse di violentarla“.

Una nuova ondata (sospetta) di Me Too

Una nuova ondata di MeToo si sta abbattendo sugli Stati Uniti: nel mirino, per violenza sulle donne, stavolta finiscono l’attore Jamie Foxx e Axl Rose. Sempre nell’ambito della lunga serie di denunce per violenza sessuale che stanno avendo luogo a New York per evitare che i reati vadano in prescrizione, nei giorni scorsi la cantante Cassie ha denunciato per stupro e comportamenti sessuali degradanti l’ex compagno e mogul dell’hip hop Sean Combs, meglio noto come Puff Daddy.

La denuncia ai danni di Axl Rose non arriva a caso. I termini di una legge controversa stanno infatti per scadere. Venerdì 24 novembre andrà in pensione l’Adult Survivor Act. L’ASA è la legge che ha dato voce alle vittime di violenze sessuali storiche e ha portato a casi e accordi di alto profilo contro figure di spicco tra cui Donald Trump e Bill Cosby. La legge è entrata in vigore il Giorno del Ringraziamento dello scorso anno, ma lo Stato di New York aveva autorizzato un cosiddetto “periodo di verifica” per i casi di violenza sessuale in cui il termine di prescrizione era già scaduto. Proprio sul gong, prima dello scadere della discussa legge, l’ex modella ha denunciato Axl Rose. Guarda il caso.

La denuncia ad Axl Rose aiuta il patriarcato

Nato come strumento di emancipazione femminile, il Me Too è diventato uno strumento di controllo del potere in cui a nessuno importa dei fatti. C0sì non si aiuta il movimento, ma il patriarcato. Il caso Axl Rose è solo l’ennesimo esempio di tribunale orwelliano. Una distopia contro lo stato di diritto che non conosce tempo. Come si fa ha dimostrare uno stupro dopo 34 anni? L’impressione è che la verità processuale non importi più, conta solo quella a priori. A nessuno è importato che Woody Allen fosse stato riconosciuto non colpevole, da due separate indagini. O che Asia Argento non abbia avuto un rapporto sessuale con Jimmy Bennett. La vicenda di Axl Rose ricorda da vicino quella di Kevin Spacey. L’attore accusato da Anthony Rapp di una violenza risalente a 31 anni prima.  Per 31 anni di quelle avances nessuno aveva saputo niente: poi improvvisamente , guardacaso, erano diventate un peso insopportabile di cui liberarsi immediatamente, tramite intervista organizzata dal suo ufficio stampa e profumatamente pagata.