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Accorsi e Ligabue contro lo spot della Lega per aver utilizzato il monologo di Radiofreccia

Accorsi e Ligabue contro lo spot della Lega

Accorsi e Ligabue contro lo spot della Lega insieme al produttore Domenico Procacci. In vista delle elezioni, il partito di Matteo Salvini ha montato un video per la compagna elettorale utilizzando parte del monologo di Radiofreccia.

Accorsi e Ligabue contro lo spot della Lega

Domenico Procacci per Fandango, Luciano Ligabue e Stefano Accorsi, rispettivamente produttore, autore e attore del film “Radiofreccia”, fanno sapere di avere formalmente diffidato, attraverso i loro legali, la “Lega per Salvini Premier”. La diffida è arrivata contro “l’utilizzo di un brano audio con la voce di Stefano Accorsi tratto dal film “Radiofreccia” illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa”.

Procacci, Ligabue ed Accorsi contestano “la gravissima violazione dei loro diritti sul film e la spregiudicata utilizzazione dello stesso in una presentazione al pubblico che lascia anche chiaramente presumere una adesione al contenuto del messaggio, da cui invece gli stessi radicalmente si dissociano”.

Lo spot della Lega

Il cortometraggio “che imbarazza il Pd, tratto da una storia vera…” – come è titolato lo spot – comincia con una giovane donna che guarda il computer e ascolta il brano di Accorsi. E’ il 1 giugno 2022 a Frosinone. Poco dopo si sentono le urla e la telecamera inquadra un video con lo scoop del Foglio: è Ruberti che grida “si deve inginocchiare…vi ammazzo, ve lo giuro vi ammazzo…vi sparo”.

La voce fuori campo del doppiatore professionista dice ‘non hanno pietà’. La scena successiva è un fake del manifesto elettorale del Pd con il primo piano di Enrico Letta su campo rosso ‘In ginocchio o ti sparo’ e su campo azzurro ‘Italia in piedi’ con il simbolo della Lega. “Accendiamo la luce dopo le tenebre del Pd”.

 

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