Home Politics Calenda e Renzi, sognando Draghi. Il programma di Azione e Italia Viva

Calenda e Renzi, sognando Draghi. Il programma di Azione e Italia Viva

Calenda e Renzi, sognando Draghi. Il programma di Azione e Italia Viva

“Andare avanti con l’agenda Draghi. Andare avanti col metodo Draghi; e poi avere possibilmente Draghi come presidente del Consiglio“. Giovedì 18 agosto Carlo Calenda ha presentato il programma del cartello elettorale di Azione e Italia Viva. Un documento ricco, tra i più ampi di quelli presentati sino ad ora, che potrebbe essere letto come una prosecuzione diretta del governo attualmente dimissionario. Dietro le 68 pagine di progetti, si cela un desiderio: il ritorno di Mario Draghi.

Il programma in sintesi

Draghi bis unica via. Potrebbe essere riassunto in questo modo il programma della coalizione di Renzi e Caledna. Che inizia con una premessa: “l’Italia è un Paese le cui energie sono da troppo tempo represse e soffocate da ideologie di tutti i tipi e dalla mancanza di meritocrazia e pari opportunità“. E si conclude con progetti di riforme istituzionali e un capitolo su Europa, esteri e italiani all’estero.

Nel mezzo ci sono 20 punti specifici che richiamano direttamente all’esperienza in via di conclusione del governo Draghi. Su tutti il completamento del Pnrr – “mancano ancora l’85% degli obiettivi” si legge nel documento redatto da Calenda e Renzi; l’energia nucleare come risorsa per affrontare il cambiamento climatico – “perché è senza emissioni e non è incostante, come le rinnovabili”.

Salario minimo e riduzione delle tasse

Sul fronte economico viene rilanciato il salario minimo a 9 euro; a cui fa da contrappeso il secco rifiuto del reddito di cittadinanza – “va rivoluzionato e cambiato di nome. Se uno uno rifiuta il lavoro perde il bonus”. Sul fronte delle partecipazioni la coalizione si posiziona sulla linea di “uno stato forte, ma non pervasivo”. E di conseguenza: “Alitalia va venduta e l’Ilva va riprivatizzata“.

La politica fiscale di Azione e Italia Viva è chiara: “le tasse vanno diminuite”. Non sono concepibili patrimoniali o tasse di successione. Cavallo di battaglia è invece la riduzione dell’Irpef, in particolare per i giovani; con una detassazione completa fino ai 25 anni e al 50 per cento fino ai 30.

La conferenza di Calenda

Alla conferenza stampa di giovedì 18 agosto hanno partecipato vari esponenti della coalizione, ma non Matteo Renzi.  C’erano invece le due ministre ex forziste Mariastella Gelmini e Mara Carfagna; Luigi Marattin, presidente della Commissione finanze della Camera; Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e per la famiglia; e la capogruppo di Italia viva alla Camera, Maria Elena Boschi. Carlo Calenda – il cui nome compare nel simbolo, al contrario di Renzi ha vestito i panni del presentatore.

Si è lanciato in un attacco nei confronti del Pd, promesso sposo abbandonato a meno di due mesi dal voto. “Il Pd tornerà dopo 5 minuti dopo le elezioni dai 5 stelle” ha tuonato contro quella che ha definito “ammucchiata” di sinistra. Segnali distensivi invece verso alcune nuove figure della coalizione di centrosinistra: “A persone come Cottarelli, Bonino e Bentivoglio e tanti altri voglio dire: le porte continuano a essere aperte”. Parole per la costruzione di un “terzo polo”, contrapposto sinistra e destra; col forte rischio di diventare quarti, se le urne dovessero confermare il posizionamento del Movimento 5 Stelle.

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