Home Pharma Terapie avanzate, 60 nuovi farmaci entro il 2030 ma manca un approccio uniforme

Terapie avanzate, 60 nuovi farmaci entro il 2030 ma manca un approccio uniforme

Terapie avanzate, 60 nuovi farmaci entro il 2030 ma manca un approccio uniforme

Un recente evento a Roma, organizzato dall’Istituto superiore di sanità e da Assobiotec, ha messo in luce le sfide e le opportunità delle terapie avanzate. Le terapie avanzate, che includono trattamenti genetici e cellulari, rappresentano un cambiamento epocale nel concetto di cura, diventando specifiche per il singolo paziente e potenzialmente risolutive con una singola somministrazione. “Per la prima volta nella storia della medicina, farmaci a base di materiale biologico personalizzati offrono la speranza di guarire malattie prima considerate incurabili,” ha commentato Fabrizio Greco, Presidente di Assobiotec.

L’evento ha esplorato come i sistemi sanitari possono prepararsi a integrare queste innovazioni, assicurando equità e parità di trattamento. Con oltre 1.900 trials clinici a livello globale e significativi investimenti in corso, l’Italia emerge come un leader nella ricerca e sviluppo di queste terapie. Tuttavia, il presidente dell’Iss, Rocco Bellantone, ha sottolineato l’importanza di superare gli ostacoli organizzativi e finanziari per garantire che le promesse di queste terapie raggiungano i pazienti in modo efficace e tempestivo. «L’Iss ha raccolto volentieri l’invito di Assobiotec a organizzare congiuntamente questo incontro perché riteniamo che il tema del trasferimento delle cure, e in questo caso delle terapie avanzate, dal laboratorio al letto del paziente sia estremamente importante – ha dichiarato il presidente dell’Istituto -. Sebbene infatti le terapie avanzate rappresentino un’importante speranza di cura per alcune malattie prima incurabili, esistono ancora degli ostacoli significativi alla reale possibilità di utilizzo da parte dei pazienti. Auspico che la discussione congiunta delle principali criticità possa contribuire a favorire un trasferimento efficace, tempestivo, equo e sostenibile delle promesse di tali terapie al letto dei pazienti che ne hanno bisogno».

Durante le sessioni si è discusso di come affrontare la sostenibilità finanziaria di queste terapie costose. Greco ha rivelato che la spesa prevista per il 2023 in Italia sarà significativa, e crescerà esponenzialmente entro il 2027. Questo solleva la necessità di un nuovo modello organizzativo che includa un tavolo di confronto permanente tra tutti gli attori del sistema sanitario per garantire un accesso equo alle cure.

Mentre in Europa sono state approvate 25 terapie avanzate, l’Italia ha concesso la rimborsabilità a solo 8 di queste, evidenziando differenze significative a livello europeo in termini di accesso e rimborsabilità. Un dato che dimostra ulteriormente la necessità di un approccio coordinato e uniforme.