Il futuro? “La medicina di precisione” che mette “al centro di tutto il paziente personalizzando il più possibile prevenzione, diagnosi e cure”. Paolo Pozzolini è l’uomo giusto se si vuole parlare degli sviluppi della dermatologia. Vice President and General Manager LEO Pharma Italy, una vita spesa nel settore farmaceutico. L’ultima sfida in ordine di tempo? Nel 2019 con l’inaugurazione dello stabilimento produttivo di LEO Pharma a Segrate, con il polo milanese che impiega oltre 200 persone ed è uno dei siti d’eccellenza del gruppo danese.

Dottor Pozzolini, negli ultimi anni LEO Pharma ha fatto importanti acquisizioni in campo dermatologico.
Per aumentare la nostra presenza globale e sostenere una costante crescita finanziaria, negli ultimi anni abbiamo effettuato importanti acquisizioni. Nel 2016, abbiamo acquisito il portafoglio dermatologico di Astellas, che include prodotti per il trattamento dell’eczema, dell’acne e delle infezioni cutanee. Inoltre, grazie a una partnership strategica con AstraZeneca, siamo entrati nel mondo dei farmaci biologici e nel 2019 è stato approvato brodalumab, il nostro primo farmaco biologico per i pazienti con psoriasi moderata-grave.
Siete un’azienda totalmente dedicata alla dermatologia: quali sono le principali patologie di cui vi occupate e quali i futuri sviluppi?
Siamo un’azienda specializzata in dermatologia e offriamo soluzioni terapeutiche per la cura di psoriasi (dalle forme più lievi a quelle più gravi), dermatite atopica, infezioni cutanee, acne e rosacea. LEO Pharma Italia ha raggiunto in un triennio due obiettivi importanti per la cura della psoriasi: nel 2018 abbiamo lanciato un nuovo farmaco topico in schiuma, un’innovazione che ha cambiato il paradigma di cura della psoriasi lieve-moderata; l’anno successivo, nel 2019 abbiamo lanciato il primo farmaco biologico LEO Pharma per le forme moderate-gravi di questa patologia.
Come azienda totalmente dedicata alla dermatologia, non potevamo dimenticare una patologia con un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti: la dermatite atopica. Abbiamo infatti una molecola che ha completato il suo sviluppo clinico nel campo della terapia della dermatite atopica moderata-severa, tralokinumab, ed è in attesa dell’approvazione da parte dell’ente regolatorio europeo.
Come LEO Pharma si prende cura dei pazienti?
Ogni giorno abbiamo ben in mente il nostro obiettivo principale: migliorare la qualità di vita dei pazienti guardando oltre la pelle.
In questa direzione, a maggio 2020 abbiamo dato vita al progetto “DermatologicaMente”, un servizio gratuito di supporto psicologico a distanza dedicato alle persone con patologie croniche della pelle. L’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) e i Giovani Psicologi della Lombardia (GPL), hanno messo a disposizione questo servizio gratuito per i pazienti, realizzato con il contributo incondizionato di LEO Pharma.
Come vede lo sviluppo della dermatologia nei prossimi anni? Quale approccio nella presa in carico del paziente?
La medicina di precisione ci porterà sempre di più verso un approccio che metta realmente al centro di tutto il paziente personalizzando il più possibile prevenzione, diagnosi e cure in base alle caratteristiche del singolo individuo e alla sua reazione, fisica e psicologica, alla patologia. Cambierà pelle anche la diagnostica, con l’uso di tecnologie sempre più accurate e con sistemi di intelligenza artificiale che potranno essere di supporto allo specialista. E certamente, grazie agli investimenti in R&D, avremo sempre più opzioni terapeutiche che ci consentiranno di poter dare una risposta efficace alle esigenze di ogni paziente.