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Life Science. Lombardia regina d’Italia: 71 miliardi, 330mila addetti

Life Science. Lombardia regina d’Italia: 71 miliardi, 330mila addetti

Presentato a Milano il rapporto di Assolombarda. Dompé: “Investire su sviluppo e collaborazione pubblico-privato”

Un valore di produzione da 225 miliardi di euro nel 2018. Valore aggiunto 100 miliardi e 1,8 milioni di posti di lavoro. Questa la fotografia della filiera Life Science in Italia, illustrata il 27 novembre a Milano, durante il primo appuntamento del “Milano Life Sciences Forum 2020”, evento annuale di Assolombarda dedicato alle Scienze della Vita dal titolo “Il ruolo della Filiera Life Sciences per il futuro dell’Italia”. Solo in Lombardia il settore e la filiera macinano numeri, confermando il vero e proprio ruolo della regione come hub nazionale: valore della produzione pari a 71 miliardi di euro; valore aggiunto di oltre 25 miliardi di euro; 335mila addetti. Considerando anche l’indotto è una voce che rappresenta il 12,8% del Pil regionale, con l’incidenza in crescita di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2014.

Questi alcuni dei numeri che emergono dal Rapporto sulla Filiera Life Sciences, che analizza il contributo del settore per l’economia regionale e nazionale. Lo fa mettendo a confronto la Lombardia con l’Italia, dove risulta la prima regione per sviluppo della filiera Life Sciences in termini economici, e anche quella dove la crescita della filiera è più dinamica e superiore alla media italiana: +27,5% contro +13,2% sul valore della produzione tra il 2014 e il 2018, e +22,8% contro +7,2% per quanto riguarda il valore aggiunto. Il confronto viene esteso anche con alcune regioni benchmark europee come Baden-Württemberg, Cataluña e Île de France, che presentano strutture economiche simili.

Il rapporto che è anche uno “strumento di sintesi”, come recita la nota di Assolombarda, ed è stato realizzato dal Centro Studi dell’associazione di categoria con il supporto del Cergas-Bocconi, e delle principali associazioni del settore Life Sciences a livello nazionale: AIOP, Confindustria Dispositivi Medici, Farmindustria, Federchimica, Federchimica-Assobiotec e il Cluster lombardo scienze della vita.

“La pandemia che stiamo fronteggiando mette in luce, in modo evidente, la strategicità della filiera delle Scienze della Vita – ha dichiarato Sergio Dompé, Vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences -. Innanzitutto, per la capacità di dare risposte alla domanda di salute dei cittadini”. Per questo “le Scienze della Vita e la Sanità devono essere centrali nell’agenda politica dei Governi internazionali e dell’Italia, che vanta uno dei Sistemi Sanitari universalistici maggiormente riconosciuti a livello internazionale” e per il Vicepresidente di Assolombarda è necessario “investire sullo sviluppo di questa filiera, consolidare la collaborazione tra pubblico e privato e puntare sul valore dell’innovazione, sono elementi fondamentali per promuovere la competitività, la resilienza e lo sviluppo dell’intero Paese”.