Home Pharma “Cicatrici – l’arte di ripartire”. L’iniziativa del Bullone per raccontare le cicatrici della pandemia

“Cicatrici – l’arte di ripartire”. L’iniziativa del Bullone per raccontare le cicatrici della pandemia

“Cicatrici – l’arte di ripartire”. L’iniziativa del Bullone per raccontare le cicatrici della pandemia

Si inaugura il 26 ottobre 2021, presso la Triennale di Milano la mostra “CICATR/CI MILANO, L ’arte di ripartire”, organizzata dal Bullone con il patrocinio del Comune di Milano, in partnership con Janssen Italia, Esselunga, Barilla, Fondazione Malattie del Sangue onlus, Fondazione di Comunità Milano.

Il progetto si propone di riflettere insieme al tessuto sociale ed economico della città sulla ferita lasciata dalla pandemia, in un’ottica di rinascita collettiva.

Nel 2018, i ragazzi del Bullone insieme al +LAB hanno immaginato e poi scolpito con le stampanti 3D le proprie cicatrici su due icone della bellezza, la Venere di Milo e il David di Michelangelo, realizzando una mostra incrementale di circa 41 opere che l’anno successivo è diventata anche un roadshow, organizzato da Inrete. E proprio quando l’emergenza sanitaria ci ha costretto al lockdown e al distanziamento sociale, il progetto Cicatrici ha saputo rinnovarsi ancora una volta, spostandosi sul piano digitale.

Nel 2021, Cicatrici cresce ancora. “Cicatrici – l’arte di ripartire” è una mostra in 5 opere a grandezza naturale che saranno ospitate dalla Triennale di Milano dal 26 al 31 ottobre, ma che nei giorni precedenti occuperanno, seppure velate, le piazze più importanti di Milano.

Anche le aziende partner hanno partecipato all’iniziativa, raccontando la propria cicatrice collettiva e dando vita a una statua corale.

Si inizia il 26 ottobre con l’evento inaugurale in cui le 5 statue saranno finalmente svelate. A seguire un ciclo di incontri di approfondimento, che si concluderà il 31 ottobre, in cui saranno i ragazzi del Bullone a moderare dibattiti con le istituzioni, gli esperti del settore, le aziende e i cittadini che racconteranno la loro esperienza della pandemia e le cicatrici da essa lasciate su ognuno di noi.