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Workation, smart working in vacanza: le migliori mete in Italia e all’estero

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L’autunno è entrato nel vivo e la prospettiva di restare a lavorare in una città fredda e grigia spinge a cercare soluzioni alternative. D’altronde, la pandemia ce l’ha insegnato: con una connessione Internet ci si può collegare all’ufficio da qualsiasi luogo del mondo. E così i nomadi digitali, ma non solo, stanno pensando a prendersi una workation: cos’è? Una vacanza lavorativa, potremmo definirla. Dove andare? A questo proposito vediamo la classifica delle 74 città più popolose del mondo dove ci si potrebbe trasferire, mettendo in valigia computer e ciabatte infradito.

Workation: significato

Prima di tutto, però, che cosa significa workation? La parola nasce dall’unione dei due termini inglesi “working” e “vacation”, quindi lavoro e vacanza. In pratica, si viaggia senza dover rinunciare alla propria attività professionale. Un effetto, questo, della pandemia, che ha reso obsoleta per molti dipendenti l’abitudine di andare in ufficio ogni giorno. E così sempre più aziende in Europa stanno rendendo possibile il lavoro da casa o a distanza e ciò che prima potevano fare solo in pochi fortunati ora è diventato realtà per molti.

Workation: mete in Italia e all’estero

Quali sono allora le mete ideali per provare l’esperienza dello smartworking in vacanza? Dato che non tutte le città offrono le stesse opportunità e gli stessi comfort, Preply ha analizzato i 74 centro urbani più popolosi del mondo in base ad importanti fattori che influiscono sul benessere e la salute, come il clima, l’ambiente, la qualità della vita, i costi e la sicurezza.

Secondo il Workation Index, la città australiana di Brisbane offre le migliori condizioni per il lavoro da remoto. Innanzitutto a livello climatico, con una temperatura media di 22°C che favorisce il benessere e la produttività. Inoltre, la  lingua ufficiale è l’inglese e il  sistema sanitario risulta particolarmente efficiente. Al secondo posto troviamo la capitale portoghese di Lisbona, che ottiene  punteggi sopra la media in quasi tutti i settori analizzati. Il terzo posto della classifica è occupato dalla città di Nicosia, capitale di Cipro: l’ultima città divisa del mondo offre, oltre alle sue attrazioni, una media di 283 giorni di sole all’anno e ottime condizioni in termini di costi e sicurezza.

Smart working in Italia

D’altra pare, i risultati del Workation index rendono chiaro che il lavoro a distanza in Italia appare piuttosto poco appetibile in un confronto internazionale. Specialmente nel campo della “qualità della vita”, le città italiane ottengono un punteggio scarso con livelli bassi di padronanza della lingua inglese e tempi di percorrenza all’interno della città molto lunghi. In termini di costi Roma e Milano risultano due città molto onerose, soprattutto se paragonate ad altre città europee. Nella classifica si trovano rispettivamente al 43° e al 50° posto.

Mentre lo smart working sembrava un mito per la maggior parte dei lavoratori solo pochi anni fa, il COVID-19 ha reso il lavoro a distanza una realtà per molti professionisti“, afferma Kirill Bigai, CEO di Preply. “La possibilità di tenere una riunione sotto le palme con temperature tropicali sulla spiaggia può improvvisamente diventare una realtà. Lo chiamiamo WORKATION: un modello ibrido di lavoro (work) e vacanza (vacation)“.

Una visione dettagliata dello studio con tutti i dati e una spiegazione della metodologia può essere trovata qui: https://preply.com/it/blog/workation-index/ .