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Turismo da brividi: viaggio nei borghi fantasma d’Italia

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Halloween è appena passato, ma per gli amanti dell’insolito una notte solitaria all’anno non è mai abbastanza. E così si può andare a caccia di emozioni forti anche durante l’anno: basta esplorare uno dei numerosi borghi fantasma sparsi per l’Italia. Una volta erano vivaci comunità, poi sono stati abbandonati nel corso del tempo a causa di calamità naturali o sfide socioeconomiche, trasformandosi in autentiche “ghost town”.

Borghi fantasma, anzi sommersi

Uno di questi, per esempio, dovrebbe addirittura riemergere nel 2024: si tratta del paese di Fabbriche di Careggine, completamente sommerso dalle acque del lago artificiale di Vagli, in Garfagnana, una zona delle Alpi Apuane in provincia di Lucca. L’ultima volta che è stato possibile “visitarlo” è stato nell’estate del 1994, quando Enel decise di svuotare il bacino idrico per procedere con la manutenzione della diga alta 92 metri costruita alla metà del Novecento.

La costruzione di una diga è sempre il motivo che ha portato alla “nascita” del  Campanile nel lago, il simbolo della Val Venosta, che si erge fiabesco e affascinante dal chiaro lago di Resia, lungo sei chilometri, e davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga. La storia che ci sta dietro non è però romantica: era il 1950 quando 677 ettari di terreno vennero sommersi e quasi 150 famiglie, la metà delle quali fu costretta all’emigrazione, persero i loro averi, ottenendo in cambio risarcimenti  molto modesti.

Comprare casa in uno dei borghi fantasma?

Al di là di questi casi estremi, in cui il centro abitato è letteralmente scomparso a causa delle acque, negli altri borghi fantasma d’Italia si respira un’aria davvero spettrale. In alcuni non c’è l’ombra di un abitante, mentre in altri qualche residente c’è, e c’è pure chi vorrebbe comprarci casa, come spiega un’analisi condotta da Immobiliare.it. Un’opportunità unica per chi desidera vivere in luoghi intrisi di storia e fascino, tuttavia è essenziale considerare le sfide legate alla ristrutturazione e alla manutenzione di immobili spesso in condizioni di accentuato degrado.

Savogno – Lombardia
Situato in Lombardia, in provincia di Sondrio, questo piccolissimo borgo è abbandonato da oltre 60 anni:  ben 2.800 gradini che lo separano da Piuro, il primo comune, dopo Chiavenna, della Val Bregaglia italiana. Acquistare un immobile qui richiede un investimento di circa 1.580 euro al metro quadro.

Bussana Vecchia – Liguria
Questo borgo medievale si trova nell’entroterra ligure, alle porte di Sanremo, ed è stato abbandonato a seguito di un terremoto il 23 febbraio 1887, che ha ha costretto gli abitanti ad andarsene e a fondare Bussana Nuova pochi chilometri più a valle. Oggi ospita artisti internazionali, che qui hanno le loro botteghe artigianali, e le case sono vendute a un prezzo medio di 2.500 euro al metro quadro.

Balestrino – Liguria
Anch’esso situato in Liguria, ma nella provincia di Savona, Balestrino è stato abbandonato sempre a causa dell’alto rischio sismico. Le case qui, però, hanno un costo medio di 1.000 euro al metro quadro.

Castel d’Alfero – Emilia Romagna
Questa frazione del Comune di Sarsina ha una storia davvero lunga, che inizia nel XIII secolo, motivo per cui questi piccolo borgo di grande interesse storico-culturale è considerato un caso di fossile urbano”. Offre case a un prezzo medio di 1.100 euro al metro quadro. 

Residenti vip: nella “città che muore” c’è Harry Styles

Civita di Bagnoregio – Lazio
Questa Ghost Town, con le sue case a strapiombo circondate dai calanchi, è molto famosa in Italia e non solo: nella “città che muore”, che conta solo 11 residenti, abita anche Harry Styles. Acquistare una casa con vista su questo borgo richiede un investimento di circa 750 euro al metro quadro.

Monterano – Lazio
Monterano è noto per essere stato utilizzato come location per film storici.
In questo territorio, dove sorge anche il nuovo borgo di Canale Monterano, sono stati girati Ben-Hur, vincitore nel 1960 di undici premi Oscar e quattro Golden Globe, Il vangelo secondo Matteo, capolavoro del 1964 di Pierpaolo Pasolini, e la trilogia di Mario Monicelli (Brancaleone alle crociate, Il marchese del Grillo e Speriamo che sia femmina). Il prezzo medio delle case è di 1.100 euro al metro quadro.

Apice Vecchia – Campania
Questo paesino nel cuore dell’Irpinia è stato chiamato la “Pompei del Novecento” a causa del terremoto del 1962. Oggi, una casa nelle vicinanze di Apice Vecchia ha un costo medio di 780 euro al metro quadro.

Borghi fantasma come set cinematografici

Craco – Basilicata
Questa Ghost Town lucana è stata utilizzata come set per il celebre film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson. Le case qui hanno un prezzo medio di 1.100 euro al metro quadro e la parte ricostruita del borgo ospita circa 700 abitanti. Oggi Craco (foto in alto) è parzialmente abitata.

Pentadattilo – Calabria
Questo borgo prende il nome, che significa “cinque dita”, dalle cinque punte di roccia che si ergono alle sue spalle elevandosi dal Monte Calvario. Un borgo abitato fino al Settecento e poi abbandonato a causa di un forte terremoto. Una casa nelle vicinanze di Pentadattilo ha un prezzo medio di 765 euro al metro quadro.

Gairo Vecchio – Sardegna
Questo borgo fantasma in Sardegna è stato abbandonato a seguito di un’alluvione negli anni Sessanta. Le case nelle immediate vicinanze sono in vendita a un prezzo medio di 740 euro al metro quadro.