Home Future Nelle aziende è robot-fobia: se arrivano gli androidi i lavoratori scappano 

Nelle aziende è robot-fobia: se arrivano gli androidi i lavoratori scappano 

robot-fobia

Chi va via perde il posto all’osteria: viene in mente questo vecchio proverbio quando si legge la notizia del fuggi fuggi di lavoratori causato dall’arrivo degli automi in alberghi e ristoranti. Si chiama robot-fobia: un termine con cui si indica il senso di insicurezza e stress che assale sia i dipendenti sia i manager quando si trovano a contatto con gli androidi. Risultato? Aumentano le dimissioni di personale. Non è quindi la tecnologia a rubarci i posti di lavoro (in osteria), ma siamo noi umani a lasciarli liberi. Vediamo perché.

Robot-fobia: i lavoratori temono gli androidi 

I robot sono un problema o un’opportunità? Questa la domanda da cui sono partiti i ricercatori della Washington State University, che hanno esplorato i modi in cui i robot, l’intelligenza artificiale e l’automazione stanno influenzando il nostro lavoro e le nostre vite, pubblicando il loro studio sull’International Journal of Contemporary Hospitality Management. La scoperta? Ricorrere ai robot per rimediare alla carenza di manodopera nel settore alberghiero e nella ristorazione può rivelarsi un boomerang a causa della robot-fobia.

LEGGI ANCHE:
Robot addetti al make-up, creme stampate in 3D, lampade led per il viso: la tecnologia ci farà belli e giovani per sempre

Cosa dice la ricerca sulla robot-fobia 

Il sondaggio, condotto su 321 dipendenti del settore dell’ospitalità e 308 del settore della ristorazione negli Stati Uniti, ha rilevato che la paura che i robot sostituiscano i lavoratori umani aumenta l’insicurezza lavorativa e lo stress, facendo crescere le intenzioni di dimettersi.

“Il tasso di turnover nel settore dell’ospitalità è già molto elevato, quindi questo è un problema che le aziende devono prendere seriamente in considerazione (perché la situazione potrebbe peggiorare, ndr)”, ha detto l’autore principale della ricerca, Chun-Chu (Bamboo) Chen, assistente professore presso il Carson College of Business della Washington State University. Secondo l’Ufficio Statistiche del Lavoro degli Stati Uniti, alla fine di marzo c’erano oltre 1 milione di posti di lavoro vacanti nel settore della ristorazione e dell’alloggio negli Usa.

La robot-fobia aumenta a contatto con gli androidi

Non solo: le probabilità di lasciare il posto di lavoro sono più pronunciate tra i lavoratori che hanno esperienza di queste tecnologie, che possono essere molto varie, dai robot camerieri ai bracci robotici da bancone, dai chioschi automatizzati per il self-service ai dispositivi digitali per le ordinazioni al tavolo. 

Insomma, i timori, anziché diminuire man mano che si acquisisce familiarità con i robot, aumentano: i dipendenti che lavorano a più stretto contatto con le tecnologie robotiche , infatti, hanno più paura di essere considerati obsoleti e di essere rimpiazzati. Anche la percezione stessa delle capacità dei robot gioca un ruolo importante: chi pensa che queste tecnologie siano più capaci ed efficienti tende ad essere maggiormente intenzionato a lasciare il posto di lavoro.

Altra nota: le preoccupazioni riguardano sia i dipendenti di basso livello sia i dirigenti.

La soluzione

Chen ha sottolineato che l’automazione rimane una buona soluzione, in particolare per lavori tediosi e meno desiderabili come lavare i piatti o gestire la lavanderia dell’hotel, tutte mansioni che vengono via via assegnate ai robot perché altrimenti non vorrebbe svolgerle nessuno.

Come contrastare però il rischio che la carenza di manodopera nel settore sia aggravata dalla robot-fobia? Il ricercatore ha sottolineato la necessità di una buona comunicazione per ridurre l’ansia dei dipendenti. “Quando si introduce una nuova tecnologia, le aziende devono assicurarsi di non concentrarsi solo su quanto sia buona o efficiente”, ha detto Chen. “Invece, devono concentrarsi su come le persone e la tecnologia possono lavorare insieme”.