Home Future L’Isola delle Rose rinasce in California: benvenuti nella Repubblica di Slowjamastan

L’Isola delle Rose rinasce in California: benvenuti nella Repubblica di Slowjamastan

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“Avevo finito gli Stati da visitare, quindi ho creato il mio”. Randy ‘R Dub!’ Williams è un DJ di slow jam, genere musicale con influenze rhythm and blues e soul, nato a San Diego: ha passato la vita a tentare di visitare tutti i paesi del mondo, ovvero i 193 riconosciuti dalle Nazioni Unite (l’ultima tappa è stato il Turkmenistan). Alla fine, avendo esaurito le mete, ha acquistato per 19.000 dollari un terreno di 11 acri (0,0445 kmq) nel deserto della California ed ha costruito un nuovo “paese”, che prende il nome dal suo programma radiofonico, Slowjamastan.

Dall’Isola delle Rose alla Repubblica di Slowjamastan

Un’edizione a stelle e strisce, insomma, dell’Isola delle Rose, ufficialmente Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose, ovvero la micronazione ideata dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa dal 1958 al 1969: era situata su una piattaforma artificiale di 400 mq nel mare Adriatico, al largo della costa tra Rimini e Bellaria-Igea Marina, al di fuori delle acque territoriali italiane.

Randy Williams dichiarato ufficialmente l’indipendenza dagli Stati Uniti d’America il 1° dicembre 2021 alle 12:26 p.m., mentre trasmetteva la secessione in diretta da Dublândia, la capitale della Repubblica di Slowjamastan, di cui lui è il Sultano. A due anni di distanza, dopo l’emanazione di varie leggi bizzarre (ha bandito l’uso delle ciabatte Crocs, per esempio, e ha previsto l’esilio per chi appoggia i piedi sul cruscotto), il Paese ha tutte le caratteristiche di uno stato-nazione alle prime armi. Emette i propri passaporti, fa sventolare la propria bandiera, stampa la propria valuta e ha un inno nazionale da suonare nelle occasioni ufficiali.

La Repubblica di Slowjamastan rivendica addirittura oltre 500 cittadini registrati, mentre altri 4.500 avrebbero avuto una pre-autorizzazione o sarebbero in attesa di cittadinanza. I turisti sono i benvenuti, naturalmente. 

Dove si trova la Repubblica di Slowjamastan

Ufficialmente denominato The United Territories of The Sovereign Nation of The People’s Republic of Slowjamastan, il paese autoproclamato si trova al largo della California State Route 78, a due ore e mezza di auto a nord-ovest di San Diego. Un enorme cartello dà il benvenuto, mente un posto di controllo di frontiera accoglie chi arriva.

Ad ispirare Williams sono state varie “micronazioni” visitate durante i suoi viaggi, tutti territori autoproclamati spesso gestiti da leader eccentrici, in primis la Repubblica di Molossia, 11,3 acri di superficie all’interno del Nevada governati da “Sua Eccellenza il presidente Kevin Baugh”, che ha dichiarato l’indipendenza dagli Stati Uniti d’America nel 1998 (ma non ha ricevuto il riconoscimento da nessuno degli stati membri delle Nazioni Unite).  

Una dittatura nel deserto

“Siamo una dittatura per la maggior parte del tempo”, dice Williams, mentre spiega il sistema di “governo” della sua Repubblica, come riporta la CNN Travel. “Occasionalmente terremo speciali cerimonie di voto e referendum. Di recente, ho permesso ai cittadini di votare per scegliere il nostro frutto nazionale, lo sport e persino l’animale che ci rappresenta (il procione, ndr)”. Il personaggio del Sultano di Slowjamastan è il modo scelto da Williams per evidenziare le assurdità che si trovano nella politica e nelle dittature. 

I messaggi al presidente Biden

Da parte sua il dj sottolinea che lo Slowjamastan soddisfa tecnicamente tutti i criteri per uno stato-nazione sovrano previsti dalla Convenzione di Montevideo del 1933, secondo la quale un paese deve avere una popolazione permanente, un territorio definito, un governo e la capacità di intrattenere relazioni diplomatiche con altri stati.

Per questo il sultano punta ad ottenere il riconoscimento della secessione della sua micronazione dagli Stati Uniti. “Sono un po’ frustrato nell’ammettere che, nonostante le e-mail e i messaggi diretti al presidente Biden su Facebook, Twitter, Instagram e MySpace, non ho ottenuto risposta e nemmeno alcuna conferma di lettura” , spiega Williams. E si consola dicendo: “Forse sono bloccati nella sua cartella spam”. Convinto lui…