Home Future Dalle ciliegie di Giorgia alla birra di Vannacci: su TikTok la meme-ificazione della politica

Dalle ciliegie di Giorgia alla birra di Vannacci: su TikTok la meme-ificazione della politica

meme-ificazione politica

Dopo le politiche del 2022, si è ripetuto nei mesi di avvicinamento al weekend elettorale dell’8-9 giugno e sta andando avanti anche ora, subito dopo la pubblicazione dei risultati. Un fenomeno che non è solo italiano, ma europeo e mondiale. Lo stiamo vedendo anche con la corsa alle presidenziali negli Stati Uniti e con il voto in Uk il prossimo luglio. La chiamano “meme-ification”, in italiano “meme-ificazione”, ovvero una politica condotta a colpi di TikTok, tra balletti, scenette, canzoni e battute, tra autoironia e screditamento degli avversari. E non sono (solo) i siti di satira a scatenarsi, anzi: nella maggior parte dei casi sono i politici stessi che si rappresentano volontariamente come meme o che lo sono già di natura, quindi non hanno nemmeno bisogno di sbizzarrirsi troppo. L’ironia ci salverà? In questo caso probabilmente no. Perché rimaniamo con pochi contenuti validi, e tante, troppe cringiate: dai palleggi di Conte alle letterine di Ciocca, dall’hashtag-autogol #ignoralo del Pd alla resurrezione di Silvio Berlusconi da parte di Michele Mendola.

Meme-ificazione della politica in Usa

Un fenomeno che pure la Casa Bianca ormai cavalca, come successo lo scorso novembre: in occasione dell’81esimo compleanno di Biden sull’account Instagram istituzionale è stata pubblicata una foto del presidente felicemente seduto davanti a una torta sormontata da una montagna di candeline. “A quanto pare nel giorno del tuo 146esimo compleanno hai esaurito lo spazio per le candele!”, si leggeva nella didascalia. Secondo il Pew Research Center, come riporta The New Yorker, almeno la metà degli adulti americani si informa di politica sui siti di social media: la percentuale di persone che ricevono notizie da TikTok è  triplicata dal 2020 ed è ormai una vera e propria abitudine per un terzo degli under 30.

Meme-ificazione della politica in Uk

Lo stesso vale per il Regno Unito, dove il già superficiale dibattito in questa campagna elettorale 2024 è peggiorato e si è inasprito a causa della decisione dei principali partiti di abbracciare strategie aggressive sui social media basate sulla ridicolizzazione dei leader rivali, come scrive The i Paper. La settimana scorsa, per esempio, il partito laburista ha pubblicato su TikTok un montaggio video di clip imbarazzanti del Primo Ministro, mostrandolo mentre lascia cadere una palla da rugby, non riesce a dribblare un pallone e non sa come pagare in un negozio. La dida? “Rishi Sunak è un ragazzo totalmente normale per un minuto”. In risposta, il partito conservatore ha attaccato ripescando su TikTok un vecchio video di Keir Starmer in palestra, in cui il candidato nemico indossa guantoni e sferra deboli pugni. “Il sacco da boxe avrebbe potuto vincere questa volta”, è stata la gag dei Tory.

@ukconservatives Replying to @rūman Fancy our chances tbh 🫣 #generalelection #boxing #keirstarmer #uk ♬ original sound – Conservatives

L’Italia tra ciligie, birre, cravatte e ballerine

Veniamo all’Italia, dove due anni fa eravamo rimasti sorpresi dalla storica foto di Luigi Di Maio in versione Dirty Dancing. Solo negli ultimi giorni “quella stronza” della premier – come l’ha definita De Luca, espressione che lei ha prontamente resa a sua volta virale – ha fatto un video TikTok in cui si mostra mentre mangia le ciliegie varietà Giorgia, esposte sul bancone del fruttivendolo accanto ai famosi meloni, che erano stati invece i protagonisti di un altro suo video tormentone del passato.  

Salvini ha invece pubblicato l’immagine (generata dall’AI) di un uomo che ha appena partorito, lo stesso che qualche giorno fa aveva mostrato con il pancione, sempre contrapposto a una tradizionale madre italica. “Follia woke”, scrive, poco dopo aver definito Macron un “tombarolo” e dopo aver mostrato un hamburger farcito di grilli anziché di formaggi e salumi. 

Va sulla birra il generale Vannacci, ebbro per la vittoria, che posta una bottiglia e continua a evocare il suo discusso slogan “Metti una Decima”.

Una bionda anche per Alessandra Moretti, che mostra l’omonima bevanda ricordando agli elettori qual è la scelta giusta.  

In queste settimane ne abbiamo viste davvero di tutti i colori, dal pollaio di Gallo ai dialetti di Decaro, dalla Moratti che balla alla Sardone nerazzurra, dalla cravatta di Matteo Ricci al piedino di Renzi. A riepilogare i 30 momenti più incredibili di questa tornata elettorale è l’account @nonleggerlo su Twitter, che mette in elenco anche  Ceccardi endorsata dalla coppia Boldi-Zanicchi e il rap del candidato sindaco di Sassari Mariotti. 

Insomma, nel 2024 vince chi mette a segno il reel più divertente, che la sorella del marito della cugina può condividere nella chat di gruppo della casalinga di Voghera.