Home Future Come sarà la casa del futuro, tra origami fotovoltaico e librerie di cartone

Come sarà la casa del futuro, tra origami fotovoltaico e librerie di cartone

Come sarà la casa del futuro, tra origami fotovoltaico e librerie di cartone

Nuovi sistemi digitali per la gestione intelligente dei cantieri, pannelli solari pieghevoli come origami, elementi d’arredo tech e sostenibili, realizzati con materiali alternativi, dal mais al cartone: è un viaggio alla scoperta dei nuovi trend e delle soluzioni d’avanguardia per l’edilizia e la casa quello che si può fare alla 18ª edizione di Klimahouse, dall’8 all’11 marzo 2023 a Fiera Bolzano. 

Un’esperienza immersiva negli edifici del futuro, che saranno una sintesi di innovazione, sostenibilità e comfort abitativo: si fa strada un modo di costruire e riqualificare nuovo e più complesso, che si basa sull’innovazione a 360 gradi in tutti gli ambiti coinvolti, dai metodi di progettazione degli edifici alle tecniche costruttive e agli impianti, dai materiali a basso impatto ambientale ai prodotti per l’arredamento ecosostenibile e per la salubrità degli ambienti, fino alle tecnologie digitali di ultima generazione (BIM, robotica, stampa 3D, IoT, intelligenza artificiale) per la progettazione e la gestione degli smart building e dei cantieri.

Pannelli solari origami

Per esempio, i pannelli fotovoltaici della startup greentech Levante sono caratterizzati da un design ispirato agli origami, che li rende pieghevoli e portatili: sono realizzati in materiali riciclati, il 50% più leggeri di quelli tradizionali, e pronti per offrire l’energia gratuita del sole ovunque, in particolare nella mobilità e nei segmenti off-grid, ovvero fuori rete, non fisicamente collegati alle utenze tramite fili, tubi o cavi. Un’idea di Sara Plaga e Kim-Joar Myklebust, italiana lei e norvegese lui, entrambi appassionati di viaggi e natura. “Ci piace scoprire il mondo in barca a vela e in camper, vivendo una vita essenziale e significativa per limitare gli sprechi e l’impatto ecologico”, raccontano.

Proprio durante le loro vacanze si sono spesso trovati di fronte a un’esigenza non ancora pienamente soddisfatta: avere energia pulita sempre e ovunque. “Diverse volte siamo rimasti senza energia e i pannelli solari non erano mai sufficienti a coprire le nostre esigenze, semplicemente perché non avevamo abbastanza spazio per installarne altri. È qui che ci è venuta in mente l’idea di Levante: come possiamo ottenere più spazio per il solare, avendo poco spazio a disposizione? Abbiamo trovato la soluzione ispirandoci ai pannelli solari origami utilizzati sui satelliti e alla modularità dei Lego®”. L’origami è una tecnica che permette di piegare una superficie rigida in modo efficiente, rendendola compatta e portatile. Il risultato? Pannelli solari facili da installare, portatili e ripiegabili, da usare ovunque se ne abbia bisogno. 

Tavolini e librerie di cartone

Rippotai è invece un’azienda riminese che realizza componenti d’arredo ecosostenibili per la casa e i luoghi di lavoro, utilizzando solo materiali ecologici e riciclabili, progettati secondo i principi dell’eco-design e ponendo sempre al centro le esigenze delle persone. Un esempio? Il pouf musicale Bluetooth SOUNDPOTAI, in grado di far percepire la musica anche a chi ha un deficit auditivo, grazie alle vibrazioni sonore trasmesse al corpo e nell’ambiente dal cartone con cui è realizzato. Il cartone FSC è uno dei principali materiali scelti da questa startup per realizzare sedute ecologiche, librerie multifunzione, paraventi e divisori per rivoluzionare gli ambienti, utilizzando sistemi ad incastro senza l’uso di collanti e stampa con inchiostri ecologici certificati GreenGuard VocFree.

Purificatore d’aria a forma di albero

Albero di Dirac Srl è un purificatore d’aria con nanotecnologia di disinquinamento brevettata, che rimuove il 99% degli inquinanti attraverso l’ossidazione fotocatalitica (PCO) e li trasforma in una sostanza innocua. L’idea è nata dall’esigenza di uno dei due fondatori, Federico, che, dal paesino di campagna in cui è nato e cresciuto, si è trovato a combattere con i pessimi standard qualitativi dell’aria di Roma, città in cui si è trasferito definitivamente per lavoro. “Per questo abbiamo cercato una soluzione volta a disinquinare l’aria pubblica, con la consapevolezza di dover partire dalla necessità di distruggere l’inquinamento degli spazi indoor in cui trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate e in cui i livelli di inquinamento possono essere di gran lunga maggiori rispetto a quelli outdoor”.

Mais e scarti tessili

A Klimahouse saranno presentati anche i sistemi di rigenerazione urbana di Jebbia, giardini verdi modulari capaci di nascondere presenze esteticamente ingombranti come cisterne dell’acqua, condizionatori o strutture che puntellano gli edifici e trasformarle in piacevoli e sani elementi di outdoor design. Oppure gli oggetti di Nazena, startup che si è posta l’obiettivo di portare l’economia circolare nel tessile utilizzando scarti tessili industriali e vestiti usati per creare packaging ed espositori. O, ancora, le proposte di Èlevit, che mostrerà quanto l’innovazione tecnologica applicata al design possa migliorare la quotidianità, grazie alle interfacce utente in vetro che creano tastiere e pulsanti touch su superfici vetrate di qualsiasi tipologia. Tra tutte le realtà presenti, ci saranno poi Moiwus che sviluppa impianti ad alto valore tecnologico per il recupero dell’acqua, trattando in modo innovativo e rivoluzionario i reflui di scarto e PoptoPack, che ha inventato un involucro a base di mais sviluppato come imballo 100% ecologico e utilizzabile come isolante.